Il software Click sicuro avvisa i genitori con un messaggino se i figli navigano su siti proibiti.
[ZEUS News - www.zeusnews.it - 02-02-2010]
"Sono allo studio altri strumenti per la tutela dei giovani su Internet": una frase che potrebbe anche suonare rassicurante se non provenisse dalla bocca di Paolo Romani, viceministro alle Comunicaizoni e autore di quel famigerato Decreto Romani che sta ricevendo critiche un po' da tutte le parti, a partire dall'Agcom per arrivare fino all'Unione Europea.
L'ultima trovata si chiama Click sicuro, strumento di cui ancora si sa poco; un poco, tuttavia, che lascia già estremamente perplessi e preoccupati per le implicazioni che porta con sé e in fondo anche per la facilità con cui, probabilmente, lo si potrà aggirare.
Nelle parole del viceministro, Click sicuro "si potrà scaricare a breve dal sito del ministero"; grazie a quello che dunque è indubbiamente un software da installare volontariamente sui Pc "se i ragazzi che viaggiano su Internet entrano in siti pericolosi verrà inviato un Sms ai genitori e la trasmissione verrà immediatamente interrotta".
In pratica, una versione migliorata di Green Dam, migliorata perché offre una funzione cui nemmeno i cinesi avevano ancora pensato.
Non si sa chi pagherà l'invio degli Sms né se Click sicuro si tramuterà per gli operatori di telefonia mobile in un'inaspettata fonte di introiti o in un incubo, per via della quantità di Sms spediti in tutta Italia in seguito alle attività di adolescenti a caccia di brividi in Rete.
Il parental control dev'essere un pallino particolarmente caro a Romani, che infatti ha annunciato l'attivazione automatica di un sistema di blocco dei contenuti vietati ai minori in tutti i prossimi decoder televisivi.
Già ora i decoder dispongono di questa funzionalità, che però dev'essere attivata manualmente; il solerte Ministero delle Comunicazioni si prepara a sollevare i genitori o chi per loro da questa fatica: così i film vietati ai minori che dalle 7 alle 23 non potranno più essere trasmessi su alcuna piattaforma - come prevede il Decreto in discussione - non saranno accessibili nemmeno se qualche rete tentasse di disobbedire.
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