Telecom non vende SSC ma la allarga

Telecom non vende più la sua software house ma vi trasferisce 2.200 lavoratori dell'informatica.

[ZEUS News - www.zeusnews.it - 05-03-2010]

Solo qualche mese fa sembrava imminente la vendita della software house di Telecom Italia all'Engineering di Padova. Ora, Telecom comunica a Cgil-Cisl-Uil che non intende più vendere ma, semmai, ha deciso di allargare il perimetro delle attività della SSC, trasferendo al suo interno una parte consistente delle attività IT con i 2.200 addetti, per i quali avvierà la procedura della cessione di ramo di azienda.

Il sindacato ha formalizzato la propria opposizione all'esternalizzazione e contro questa scelta ha deciso di proclamare lo stato di agitazione dei lavoratori Telecom.

Se questo articolo ti è piaciuto e vuoi rimanere sempre informato con Zeus News ti consigliamo di iscriverti alla Newsletter gratuita. Inoltre puoi consigliare l'articolo utilizzando uno dei pulsanti qui sotto, inserire un commento (anche anonimo) o segnalare un refuso.
© RIPRODUZIONE RISERVATA

Gualtiero Ripoldi

Commenti all'articolo (3)

dagda

Non ricordi male, ho detto 1998 perchè è la data del tracollo finale, in effetti era già iniziato prima... Leggi tutto
6-3-2010 12:40

merlin

Non vorrei ricordar male, ma mi pare che già nei primi anni '90 si cominciò a sentire odore di bruciaticcio, tanto che alcuni dipendenti cercavano altre soluzioni lavorative invece di accettare passivi trasferimenti. E la soluzione finale fu poi quella che tutti conosciamo. :-( Leggi tutto
6-3-2010 04:35

dagda

Ahia, sento odor di spezzatino Leggi tutto
6-3-2010 01:02

Inserisci un commento - anche se NON sei registrato

La liberta' di parola e' un diritto inviolabile, ma nei forum di Zeus News vige un regolamento che impone delle restrizioni e che l'utente e' tenuto a rispettare. I moderatori si riservano il diritto di cancellare o modificare i commenti inseriti dagli utenti, senza dover fornire giustificazione alcuna. Gli utenti non registrati al forum inoltre sono sottoposti a moderazione preventiva. La responsabilita' dei commenti ricade esclusivamente sui rispettivi autori. I principali consigli: rimani sempre in argomento; evita commenti offensivi, volgari, violenti o che inneggiano all'illegalita'; non inserire dati personali, link inutili o spam in generale.


News(5 commenti) Il 90% dei giochi Windows ora funziona su Linux: Proton spinge la compatibilità ai massimi livelli	News(5 commenti) Microsoft Azure in crisi: il disservizio ha fermato le Poste, Starbucks e il Parlamento scozzese

News(10 commenti)

Anche Aranzulla teme la IA: il calo del traffico è reale e coinvolge tutta l'editoria digitale

Flash(9 commenti)

Poste Italiane cambia idea: lo SPID potrebbe diventare a pagamento

News(2 commenti)

Oltre 2.000 pacchi Amazon scomparsi scovati dai Carabinieri in un magazzino nel milanese

News(5 commenti)

La Cina presenta UBIOS, il firmware che sostituirà BIOS e UEFI rafforzando l’autonomia tecnologica

E' VIETATA la riproduzione dei testi e delle immagini senza l'espressa autorizzazione scritta di Zeus News. Tutti i marchi e i marchi registrati citati sono di proprietà delle rispettive società. Informativa sulla privacy. I tuoi suggerimenti sono di vitale importanza per Zeus News. Contatta la redazione e contribuisci anche tu a migliorare il sito: pubblicheremo sui forum le lettere piu' interessanti.

Sondaggio

Quale tra queste tecniche diffusamente utilizzate dagli hacker ti sembra la più pericolosa?

	1. Violazione di password deboli: l'80% dei cyberattacchi si basa sulla scelta, da parte dei bersagli, di password deboli, non conformi alle indicazioni per scegliere una password robusta.
	2. Attacchi di malware: un link accattivante, una chiave USB infetta, un'applicazione (anche per smartphone) che non è ciò che sembra: sono tutti sistemi che possono installare malware nei PC.
	3. Email di phishing: sembrano messaggi provenienti da fonti ufficiali o personali ma i link contenuti portano a siti infetti.
	4. Il social engineering è causa del 29% delle violazioni di sicurezza, con perdite per ogni attacco che vanno dai 25.000 ai 100.000 dollari e la sottrazione di dati.
	5. Ransomware: quei programmi che "tengono in ostaggio" i dati dell'utente o un sito web finché questi non paga una somma per sbloccarli.