[ZEUS News - www.zeusnews.it - 24-11-2025]

Google ha annunciato una novità significativa per l'interoperabilità tra i diversi ecosistemi mobili: Quick Share, la funzione di condivisione wireless introdotta su Android, è ora compatibile con AirDrop, la tecnologia proprietaria di Apple. Ciò significa che gli utenti di smartphone Android, a partire dai Pixel 10, possono inviare e ricevere file direttamente da iPhone, iPad e Mac, superando una delle barriere storiche tra i due mondi.
La compatibilità è stata ottenuta senza alcuna collaborazione da parte di Apple. Google ha sviluppato internamente la soluzione, che afferma essere basata su connessioni peer-to-peer sicure, senza passaggio attraverso server esterni e senza registrazione dei contenuti condivisi. Perché il trasferimento funzioni, gli utenti Apple devono attivare la modalità visibile a tutti di AirDrop, che resta attiva per un massimo di dieci minuti. In questo intervallo i dispositivi Android possono individuare quelli Apple e avviare lo scambio di file.
Il sistema funziona in entrambe le direzioni: un utente Android può inviare foto, video o documenti a un iPhone, e viceversa. Una volta accettata la richiesta, il trasferimento avviene come se fosse un normale AirDrop, con tempi rapidi e senza necessità di configurazioni complesse. La novità è stata confermata da test indipendenti che hanno verificato la sicurezza della connessione e la stabilità del processo.
Questa integrazione rappresenta un passo importante verso una maggiore interoperabilità tra piattaforme. Per anni, gli utenti hanno dovuto ricorrere a soluzioni alternative come email, app di messaggistica o servizi cloud per condividere file tra Android e iOS. Con Quick Share compatibile con AirDrop, ora il processo diventa più immediato e naturale, riducendo la distanza tra due ecosistemi che storicamente hanno mantenuto forti barriere.
La mossa di Google si inserisce in un contesto di crescente apertura tra le due aziende. Dopo l'introduzione del supporto a RCS su iPhone con iOS 18 e la collaborazione sul sistema di avvisi per dispositivi trackerAirTag) sconosciuti, questa novità segna un ulteriore passo verso una maggiore integrazione. La mancanza di un ruolo diretto di Apple nello sviluppo genera qualche dubbio: ci si chiede se l'azienda di Cupertino accetterà di buon grado la novità.
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