Telecom Italia potrebbe dare in outsourcing la manutenzione della Rete a Italtel e Sirti.
[ZEUS News - www.zeusnews.it - 12-05-2010]
Lo scorporo della Rete no, una società con i concorrenti per la realizzazione e la gestione della NGN (Rete di nuova generazione a banda larga) no: sono queste le due ipotesi che Bernabè rifiuta con decisione, mentre non hai mai escluso del tutto una fusione con l'azionista Telefonica e ha personalmente appena acquisito 300.000 azioni Telecom Italia (come ha comunicato formalmente).
La Rete deve rimanere sotto il controllo Telecom, di proprietà Telecom: su questo Bernabè non transige. La manutenzione però potrebbe essere data finalmente in appalto, dopo decenni (dai tempi della Sip) che se ne parla, a una società.
Potrebbe trattarsi di una realtà partecipata dalla stessa Telecom e formata da Italtel e Sirti, società oggi in crisi e con gravi problemi occupazionali che l'appalto della Rete Telecom Italia potrebbe risolvere: per questo motivo una soluzione di questo tipo è vista con favore dai sindacati dei metalmeccanici, che organizzano questi lavoratori degli appalti telefonici.
Oggi la Sirti lavora per l'assistenza tecnica dei clienti Telecom ma anche per quella dei clienti Wind-Infostrada e degli altri gestori.
Al momento però, ufficialmente, Telecom Italia ha escluso, durante i confronti con il sindacato confederale sul tema degli esuberi, scorpori, societarizzazioni ed esternalizzazioni; non sarebbe tuttavia la prima volta che il colosso telefonico cambia strategia in corso d'opera.
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