[ZEUS News - www.zeusnews.it - 11-08-2025]
Come ormai tutti dovrebbero sapere, il prossimo 14 ottobre segnerà la fine del supporto ufficiale per Windows 10, un sistema operativo che è stato lanciato nel luglio del 2015 e rappresenta ancora circa il 43% della quota di mercato globale dei sistemi operativi Microsoft, almeno secondo i dati di Statcounter. L'ovvia soluzione sarebbe il passaggio alla versione successiva di Windows, ma il problema è che Windows 11 ha dei requisiti hardware molto stringenti, che costringono ad abbandonare PC ancora perfettamente funzionanti (si stima che si tratti di circa 240 milioni di computer).
Per chi non vuole continuare a usare un sistema non più supportato ma non intende lasciare Windows, le scelte sono poche: cambiare il computer, sborsare 30 dollari per ottenere un anno di proroga, o affidarsi a soluzioni non ufficiali per tentare comunque il passaggio a Windows 11. Un utente californiano di Windows 10 ha però individuato una strada ulteriore: fare causa a Microsoft.
L'utente in questione si chiama Lawrence Klein e ha denunciato Microsoft per pratiche anticoncorrenziali. La denuncia, depositata in California, si basa su tre presunte violazioni di leggi statali: l'Unfair Competition Law, la False Advertising Law e il Consumers Legal Remedies Act. Klein, proprietario di due notebook con Windows 10 non aggiornabili a Windows 11, sostiene che la decisione di Microsoft di terminare il supporto per Windows 10 obblighi gli utenti a sostenere costi significativi, come l'acquisto di nuovi dispositivi o il pagamento per il programma Extended Security Updates (ESU).
Punto centrale della causa è l'accusa che Microsoft stia usando la fine del supporto di Windows 10 per consolidare una posizione dominante nel mercato dell'intelligenza artificiale. Windows 11, infatti, integra funzionalità AI avanzate che richiedono Neural Processing Units (NPU), presenti solo in hardware più recente. Klein sostiene che Microsoft stia deliberatamente spingendo gli utenti verso nuovi dispositivi per monopolizzare il settore dell'AI generativa, riducendo la concorrenza e limitando le scelte dei consumatori. Questo aspetto è particolarmente rilevante in un contesto in cui l'AI sta diventando un campo di battaglia tecnologico, con aziende come Nvidia e AMD che competono per fornire chip ottimizzati per l'intelligenza artificiale.
La causa di Klein chiede al tribunale un'ingiunzione per obbligare Microsoft a mantenere il supporto gratuito per Windows 10 fino a quando la sua quota di mercato non scenderà sotto il 10%. Le probabilità di successo sono però basse, dato il precedente storico di Microsoft nel terminare il supporto per sistemi operativi come Windows XP e Windows 7 senza conseguenze legali significative. Nonostante ciò, la denuncia ha il merito di accendere i riflettori su una questione più ampia: il diritto degli utenti a non essere costretti a sostituire dispositivi funzionanti per mantenere la sicurezza informatica.
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