Oltre 150.000 PC adotteranno la suite open source per la produttività.
[ZEUS News - www.zeusnews.it - 18-09-2015]
Sin dal 2012, con il Decreto Legge n. 83, l'Italia ha espresso la propria preferenza per l'open source.
Da allora la Pubblica Amministrazione, quando si tratta di prendere decisioni che riguardano il sistema informatico, deve innanzitutto considerare le soluzioni offerte dai software a sorgente aperto e soltanto qualora sia impossibile ricorrervi (per motivi tecnici o economici) potrà scegliere alternative proprietarie.
Ora l'associazione LibreItalia, nata per promuovere l'utilizzo della suite open source LibreOffice, annuncia che il Ministero della Difesa ha firmato un accordo per l'adozione proprio di LibreOffice, di cui è da poco uscita la versione 5.
LibreItalia assisterà il Ministero nel processo di adozione della suite, operazione che prevede anche la realizzazione di contenuti didattici per dei corsi di formazione online su LibreOffice che saranno poi rilasciati sotto licenza Creative Commons.
Il passaggio dalle soluzioni proprietarie al software libero, che coinvolge oltre 150.000 PC ed è la seconda maggior transizione a livello europeo, inizierà nel prossimo mese di ottobre e la sua conclusione è prevista per la fine del 2016.
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Da segnalare, come ricorda LibreItalia, che la Difesa è «la prima pubblica amministrazione a livello centrale che si accinge a migrare al software open source per la produttività», mentre in questi tre anni trascorsi dal Decreto qualcosa s'è già mosso a livello di amministrazioni locali (Regioni, Province e Comuni).
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