Il laboratorio sotto il Gran Sasso conferma l'oscillazione dei neutrini. Una metamorfosi annunciata ma mai provata prima.
[ZEUS News - www.zeusnews.it - 01-06-2010]
Gli scienziati dell'Istituto Nazionale di Fisica Nucleare che lavorano al laboratori del Gran Sasso hanno dato conferma a una teoria che risale al 1969 ed è stata formulata da Bruno Pontecorvo, a suo tempo allievo e collaboratore di Enrico Fermi.
Protagonista della recente scoperta è il neutrino, la sfuggente particella che si è scoperto avere una massa piccolissima e della quale, ora, si sa che può anche "mutare" o, meglio oscillare.
I neutrini esistono in tre "sapori": muonici, elettronici e tauonici. Il nostro Sole emette normalmente una gran quantità di neutrini, che sono osservati da 15 anni; il problema è che sulla Terra ne arrivano meno di quanti ne vangano emessi.
Per provare questa teoria al laboratorio del Gran Sasso, sotto 1.400 metri di roccia, è stata costruita una sorta di "macchina fotografica" in grado di catturare i neutrini tauonici, chiamata Opera: essa è costituita da 150.000 mattoncini di piombo ricoperti di un'emulsione speciale, e pesa in tutto circa 1.300 tonnellate.
A partire dal 2006, dal Cern di Ginevra hanno iniziato a "sparare" verso il Gran Sasso neutrini muonici che percorrono i 730 km di distanza in 2,4 millisecondi e, per la loro stessa natura, attraversano ogni ostacolo senza interagirvi; se qualcuno di essi, durante il viaggio, diventasse tauonico, Opera dovrebbe rivelarlo.
E questo è quanto è finalmente successo: un unico neutrino tau è stato rilevato, confermando la teoria di Pontecorvo sul fenomeno dell'oscillazione dei neutrini.
Più informazioni si hanno sui neutrini - che sono la seconda particella più abbondante nell'Universo, dopo i fotoni - può aprire nuove prospettive sulla comprensione dell'Universo stesso e fare un po' di luce sulla cosiddetta "materia oscura", che costituirebbe circa il 25% della materia esistente e di cui i neutrini potrebbero essere parte.
Trovata la conferma alla mutazione dei neutrini, ora si apre una nuova domanda: capire come mai avvenga questa oscillazione.
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