Con Facebook sai dove sono gli amici

Basta un gesto per condividere la propria posizione. Con la geolocalizzazione se ne va l'ultimo brandello di privacy.



[ZEUS News - www.zeusnews.it - 19-08-2010]

Facebook Places geolocalizzazione

Per Facebook è arrivata l'ora della geolocalizzazione: ha debuttato Places (in italiano Luoghi), nuovo servizio disponibile nell'ultima versione - la 3.2 - dell'App per iPhone, appena rilasciata.

Places permette di far sapere agli amici la propria posizione (che apparirà nello status) direttamente dallo smartphone, per poi suggerire luoghi nelle vicinanze.

Immediate le preoccupazioni per la privacy, cui Facebook ha già risposto facendo di Places un servizio opt in: la geolocalizzazione, che avviene tramite Gps, non è automatica, ma occorre dare il proprio benestare a condividere l'informazione tramite il tasto Check in.

Insomma, chi segnala la propria posizione si assume tutta la responsabilità delle conseguenze. "Se la gente sa dove sei, sa anche dove non sei" spiega Rainey Reitman, di Rights Clearinghouse alludendo ai rischi relativi al divulgare posizione.

Per ora la geolocalizzazione di Facebook funziona solo negli Stati Uniti e solo su iPhone (o, se il browser mobile supporta Html 5, sul sito touch.facebook.com), ma ben presto questi limiti saranno superati. L'articolo prosegue sotto.

In questa fase di debutto non ci sono posti, prodotti o servizi pubblicizzati; è tuttavia facile prevedere come la pubblicità localizzata, ossia che mostra locali e negozi presenti nelle vicinanze, sia la prossima tappa.

Se questo articolo ti è piaciuto e vuoi rimanere sempre informato con Zeus News ti consigliamo di iscriverti alla Newsletter gratuita. Inoltre puoi consigliare l'articolo utilizzando uno dei pulsanti qui sotto, inserire un commento (anche anonimo) o segnalare un refuso.
© RIPRODUZIONE RISERVATA

Commenti all'articolo (1)

Ecco un altro... Leggi tutto
20-8-2010 09:59

La liberta' di parola e' un diritto inviolabile, ma nei forum di Zeus News vige un regolamento che impone delle restrizioni e che l'utente e' tenuto a rispettare. I moderatori si riservano il diritto di cancellare o modificare i commenti inseriti dagli utenti, senza dover fornire giustificazione alcuna. Gli utenti non registrati al forum inoltre sono sottoposti a moderazione preventiva. La responsabilita' dei commenti ricade esclusivamente sui rispettivi autori. I principali consigli: rimani sempre in argomento; evita commenti offensivi, volgari, violenti o che inneggiano all'illegalita'; non inserire dati personali, link inutili o spam in generale.
E' VIETATA la riproduzione dei testi e delle immagini senza l'espressa autorizzazione scritta di Zeus News. Tutti i marchi e i marchi registrati citati sono di proprietà delle rispettive società. Informativa sulla privacy. I tuoi suggerimenti sono di vitale importanza per Zeus News. Contatta la redazione e contribuisci anche tu a migliorare il sito: pubblicheremo sui forum le lettere piu' interessanti.
Sondaggio
Sei favorevole all'utilizzo dei tablet al posto dei libri di scuola?
Sì. L'iPad con i libri multimediali è una figata.
No. È una spesa in più a carico delle famiglie.
Sì. Salviamo gli alberi e inquiniamo con l'e-garbage.
No. I tablet hanno un'obsolescenza tecnologica che galoppa: dopo cinque anni, usati tutti i giorni, sarebbero completamente da buttare.
Sì. Cambia la forma ma non la sostanza e la qualità dell'insegnamento.
No. Gli studenti non imparerebbero più a prendere appunti su carta, a scrivere e a fare i conti a mente.
Sì, ma dalle scuole medie in avanti: alle elementari un bambino dovrebbe imparare a leggere su libri veri. Dovrebbe imparare a consultare l'indice in fondo al libro e a cercare dei documenti in una biblioteca vera e organizzarli, non a fare copia e incolla da internet.
No. Gli stessi docenti, in molti casi, non avrebbero la più pallida idea di come utilizzarli. Per non parlare del Ministero che dovrebbe decidere quali programmi si devono o non si devono usare.

Mostra i risultati (2861 voti)
Aprile 2024
L'algoritmo di ricarica che raddoppia la vita utile delle batterie
Hype e Banca Sella, disservizi a profusione
Falla nei NAS D-Link, ma la patch non arriverà mai
La navigazione in incognito non è in incognito
Le tre stimmate della posta elettronica
Amazon abbandona i negozi coi cassieri a distanza
Marzo 2024
Buone azioni e serrature ridicole
Il piano Merlyn, ovvero la liquidazione di Tim
Falla nelle serrature elettroniche, milioni di stanze d'hotel a rischio
L'antenato di ChatGPT in un foglio Excel
La valle inquietante
La crisi di Tim e la divisione sindacale
La fine del mondo, virtuale
WhatsApp e Messenger aprono agli altri servizi di chat
Permainformatica
Tutti gli Arretrati
Accadde oggi - 19 aprile


web metrics