I gruppi di opposizione o quelli semplicemente scomodi sono bersagliati da false accuse. E Microsoft resta a guardare.
[ZEUS News - www.zeusnews.it - 17-09-2010]
Dei rapporti privilegiati tra Microsoft e governo russo si è già detto e scritto molto, specialmente in ordine all'apertura del codice dei più recenti gioielli di famiglia.
Ora l'edizione europea del New York Times riporta con dovizia di particolari come le autorità dell'ex impero sovietico per battere i dissensi interni facciano ricorso a mezzi e mezzucci assai poco ortodossi.
Da ultimo - ma si tratterebbe di un caso tutt'altro che isolato - l'associazione ambientalista Baikal Environmental Wave si è vista perquisire la sede e sequestrare i computer con l'accusa di usare software Microsoft piratato.
Il NYT afferma che si sono già verificati altri casi simili e che ogni volta la multinazionale americana si è limitata ad auspicare che i responsabili degli abusi vengano perseguiti, dimenticando volutamente di essere stata a sua volta accusata di usare programmi contraffatti.
Il non voler entrare nel merito della contestazione - anche se negli Stati Uniti molte associazioni di legali, difensori dei diritti civili e personalità politiche chiedono invano a Redmond di prendere le distanze da simili azioni - getta un'ombra ulteriore su un comportamento che probabilmente è collegato alle recenti aperture commerciali col governo russo.
Se questo articolo ti è piaciuto e vuoi rimanere sempre informato con Zeus News
ti consigliamo di iscriverti alla Newsletter gratuita.
Inoltre puoi consigliare l'articolo utilizzando uno dei pulsanti qui
sotto, inserire un commento
(anche anonimo)
o segnalare un refuso.
© RIPRODUZIONE RISERVATA |
|
|
||
|