Tastiera e display le componenti più a rischio per portatili che "volano" un po' troppo facilmente, ma il maggiore imputato è sempre lui: il maledetto caffè.
[ZEUS News - www.zeusnews.it - 21-09-2010]
Secondo quanto dichiarato da una ricerca condotta da IDC e Panasonic, i laptop danneggiati costeranno alle aziende britanniche nel 2010 oltre 2.000 miliardi di sterline per riparazioni e ripristino dati.
A questo vanno aggiunti i costi indiretti causati da interruzioni del business, perdita di opportunità professionali o insoddisfazione del cliente.
Più del 14% dei 9.265 milioni di laptop venduti ad aziende britanniche tra il 2007 e il 2009 saranno quest'anno soggetti a danni, con un costo medio di riparazione pari a 1.576 sterline per ricambi, perdita di produttività lavorativa e dati per un costo complessivo di 2.073 miliardi di sterline.
Durante il sondaggio, il 72% degli intervistati con notebook danneggiati ha riportato di aver subito danni alla tastiera, mentre il 66% ha subito guasti allo schermo. Componenti non esposti che subiscono maggiori danni includono batterie e hard disk drive, entrambi menzionati da più del 50% degli intervistati.
L'errore umano e la mancanza di attenzione sono responsabili per gran parte dei danni, con il 72% degli intervistati che sostiene di aver fatto cadere il laptop, il 66% di aver rovesciato liquidi sul dispositivo e il 55% che afferma di averlo fatto cadere dalla scrivania o dal tavolo. I dipartimenti che hanno subito maggiori danni sono quelli dell'assistenza clienti, seguiti dall'amministrazione e vendite.
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