Grazie alla pirateria avrebbe generato un giro d'affari di oltre 1 milione di euro.
[ZEUS News - www.zeusnews.it - 04-07-2014]
Nel corso dell'operazione Italian blackout, La Guardia di Finanza ha oscurato il cyberlocker DDLStorage: un avviso che recita Ordine di inibizione accoglie ora chi tenti di visitarne il sito.
L'oscuramento è avvenuto impostando un filtro sui DNS; ciò significa che è tecnicamente aggirabile (per esempio adoperando DNS diversi da quelli forniti dal provider o un proxy), anche se per la maggior parte degli utenti tale misura è sufficiente a rendere effettivamente irraggiungibile un sito.
Stando a quanto riporta il comunicato ufficiale della FIMI, con cui si festeggia il successo dell'operazione, DDLStorage era un cyberlocker un po' "anomalo": soltanto il 3% lo adoperava per caricarvi dei file, mentre tutti gli altri scaricavano.
Lo 0,2% di quel 3%, poi, riceveva «un corrispettivo in denaro proporzionato alla quantità e alla qualità dei file caricati, per somme che hanno raggiunto anche 40.000 euro».
Va da sé che i file la cui qualità era tanto importante erano opere protette dal diritto d'autore: film, brani musicali, videogiochi e via di seguito.
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Si calcola che il giro d'affari generato negli ultimi 15 mesi da DDLStorage sia stato di 1,3 milioni di euro, ottenuto grazie a 460 milioni di download. Per gestire tutto questo traffico, il cyberlocker disponeva di 120 server.
I 5 gestori del sito e altre 20 persone sono stati denunciati.
Enzo Mazza, amministratore delegato di FIMI, ha commentato: «È fondamentale comprendere come la gestione di attività criminali di questo genere abbia un rilevante impatto sul mercato e sull'offerta legale in rete. Non si può parlare di attività di fruizione marginale in casi così sofisticati, in cui l'obiettivo diventa lo sviluppo di un mercato parallelo molto lucrativo».
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gomez