Virus e batteri proliferano sugli schermi tattili e da lì si diffondono dovunque.
[ZEUS News - www.zeusnews.it - 27-10-2010]
L'università di Standford ha pubblicato i risultati di un'indagine da cui risulta un'elevata trasmissibilità degli agenti patogeni tra quanti fanno uso di dispositivi touchscreen, ovviamente quando non sia previsto o impiegabile uno stilo.
Tutti sappiamo bene come siano antigienici i banconi che ancora fanno parte dell'arredamento front-office di alcuni uffici pubblici, specialmente quando non siano provvisti di un vetro divisorio che metta gli impiegati al riparo da fiati maleodoranti o, peggio, dagli eccessi di salivazione involontariamente emessi da che sta "dall'altra parte".
Assai meno nota è la possibilità di infezioni trasmesse dalle tastiere dei PC che assai spesso si presentano incrostate da una sporcizia grassa che piano pian si deposita durante la digitazione e che non è facile rimuovere definitivamente neppure con gli appositi solventi.
Né è da ritenere che l'inconveniente affligga solo l'ambito privato e personale, rivalutando l'antico pregiudizio secondo cui la pulizia fa male alla salute: sembra siano risultati altrettanto compromessi i monitor in servizio presso studi medici e presidi ospedalieri.
La relazione dei ricercatori universitari ha finalmente posto una pietra miliare nella questione della pulizia dell'hardware che si usa in prossimità della bocca o che necessariamente entra a contatto delle mani, con particolare riferimento ai touchscreen.
Infatti, stando ai risultati, sugli schermi tattili sarebbero mediamente reperibili gli agenti patogeni in percentuale ben 18 volte superiore che sullo sciacquone di un qualsiasi water.
"Mettiamo dei virus su una superficie come ad esempio quella di un iPhone" spiega Tim Julian, uno dei ricercatori che hanno condotto lo studio; "ebbene, circa un terzo ve lo ritroverete sulle dita".
In conclusione, per scongiurare il rischio di infezione sarebbe sufficiente pulire regolarmente il touchscreen e, nel dubbio, non toccarsi il viso o altre parti del corpo prima di aver lavato accuratamente le mani.
Tuttavia la pulizia di schermi e tastiere non è poi così semplice. Dando per scontato che non vengano impiegati prodotti abrasivi o corrosivi, occorre ricordare che il comunissimo alcool va bene per le superfici in vetro (purché prive di trattamento antiriflesso) ma spesso opacizza le parti in plastica; né è il caso di condurre esperimenti con i prodotti comunemente d'uso domestico.
I risultati più apprezzabili, specie nel caso degli schermi tattili, sembra si ottengano con le soluzioni lievemente saponose in uso per la pulizia delle lenti ottiche anche trattate: tipicamente obiettivi fotografici, binocoli e telescopi, oltre ovviamente agli occhiali.
Con la raccomandazione di andarci con la mano leggera e solo dopo aver previamente rimosso la polvere.
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