La stampa è clandestina anche per il blogger

Confermata la sentenza di primo grado che nel 2008 condannò un noto giornalista siciliano specializzato in inchieste sulla mafia.



[ZEUS News - www.zeusnews.it - 31-05-2011]

carlo ruta

E' stata depositata la sentenza che in appello ha confermato la condanna di Carlo Ruta per il suo blog Accade in Sicilia, il cui contenuto era stato ritenuto lesivo da Agostino Fera, al tempo procuratore della Repubblica di Ragusa.

La prima sezione della Corte d'Appello di Catania si è infatti pronunciata respingendo il ricorso del giornalista in quanto ha ritenuto violate le disposizioni della legge sulla stampa 08/02/1948 n. 47, malamente riformata dalla legge 7 marzo 2001, n. 62 e successivamente da modifiche introdotte il 26/10/2004.

Inutile discutere ancora sull'attualità della legge 47, nata per reprimere i reati connessi alla clandestinità delle pubblicazioni. Sull'argomento hanno detto e scritto di tutto e di più parlamentari, giornalisti, magistrati e anche semplici cittadini: chi sventolando la Costituzione, chi paventando mire repressive e chi semplicemente intravvedendo un tentativo di concentrare l'informazione e la sua distribuzione nelle mani dei "soliti noti".

Al di là delle diatribe, resta comunque il fatto che la legge sulla stampa del 1948 ha sinora trovato rarissima applicazione e soltanto quando la pubblicazione abbia in qualche modo disturbato "quelli che possono", complici anche i (forse volutamente) maldestri tentativi di adeguamento a una nuova realtà sociale e tecnologica di una normativa ormai completamente obsoleta.

Blog e siti internet amatoriali, infatti, nulla hanno a che fare con la "stampa clandestina" e neppure con la "obbligatorietà della registrazione in tribunale", ma semmai con il dettato dell'art. 21 della Costituzione, che consentirebbe ampissima libertà di espressione. Il condizionale è d'obbligo perché evidentemente anche alcuni magistrati ormai hanno le idee alquanto confuse in proposito.

Che per tutelare l'onorabilità delle persone si debba ricorrere alla contestazione di tutt'altra tipologia di reato è pratica che ormai trova applicazione soltanto in questo nostro Paese, disastrato sotto il profilo economico ma soprattutto sotto l'aspetto istituzionale.

Carlo Ruta ha già fatto sapere che intende percorrere la via del ricorso in Cassazione anziché avvalersi dei termini prescrizionali; è cosa che gli fa onore e che quindi va intesa soprattutto come estremo tentativo di difesa della più preziosa ed oggi meno difesa delle libertà garantite dalla Carta costituzionale.

Più semplicemente occorrerebbe che i cittadini si facessero intanto parte attiva nel condividere il parere espresso da tanti giuristi, che vorrebbero una completa riscrizione di tutta la normativa sull'argomento; avanzando magari la proposta di referendum abrogativo, a cominciare della legge 08/02/1948 n. 47.

Se questo articolo ti è piaciuto e vuoi rimanere sempre informato con Zeus News ti consigliamo di iscriverti alla Newsletter gratuita. Inoltre puoi consigliare l'articolo utilizzando uno dei pulsanti qui sotto, inserire un commento (anche anonimo) o segnalare un refuso.
© RIPRODUZIONE RISERVATA

Commenti all'articolo (ultimi 5 di 8)

....sperem! Leggi tutto
6-6-2011 11:39

è inutile che ce la contiamo tra di noi, che siamo tutti dell'opinione che un blog non è una testata giornalistica. Purtroppo non è della stessa opinione la maggioranza dei magistrati, forse neanche quelli "comunisti" (il virgolettato è d'obbligo). Piuttosto esiste una proposta di lgge di riordino di tutta la materia? Se sì... Leggi tutto
6-6-2011 10:57

Per par condicio! :lol: Leggi tutto
3-6-2011 12:57

Azzzzz....ma i magistrati non sono tutti "comunisti" ?....come mai questa "sentenza" ? :shock: :shock: :shock:
3-6-2011 11:52

{aldebaran}
Se la stampa clandestina viene estesa ad un blog, è evidente che chi legifera ha un buon pacco di ignoranza dalla sua.Clandestino è colui che si nasconde, cosa questa che non si può addurre ad un sito posto nella rete, dove un semplice scambio di link interrompe l'eventuale candestinità, presumo poi, che il blog... Leggi tutto
3-6-2011 07:28

La liberta' di parola e' un diritto inviolabile, ma nei forum di Zeus News vige un regolamento che impone delle restrizioni e che l'utente e' tenuto a rispettare. I moderatori si riservano il diritto di cancellare o modificare i commenti inseriti dagli utenti, senza dover fornire giustificazione alcuna. Gli utenti non registrati al forum inoltre sono sottoposti a moderazione preventiva. La responsabilita' dei commenti ricade esclusivamente sui rispettivi autori. I principali consigli: rimani sempre in argomento; evita commenti offensivi, volgari, violenti o che inneggiano all'illegalita'; non inserire dati personali, link inutili o spam in generale.
E' VIETATA la riproduzione dei testi e delle immagini senza l'espressa autorizzazione scritta di Zeus News. Tutti i marchi e i marchi registrati citati sono di proprietà delle rispettive società. Informativa sulla privacy. I tuoi suggerimenti sono di vitale importanza per Zeus News. Contatta la redazione e contribuisci anche tu a migliorare il sito: pubblicheremo sui forum le lettere piu' interessanti.
Sondaggio
Chi di questi 10 non ha meritato il premio Nobel per la Pace?
Elihu Root, segretario di Stato USA, vincitore nel 1912, indagato per la repressione degli indipendentisti filippini.
Aristide Briand, politico francese, vincitore nel 1926, nonostante molti sostengano che gli accordi da lui voluti abbiano portato la Germania a tentare la successiva espansione verso est.
Frank Kellogg, vincitore nel 1929: la sua idea per evitare le guerre fu sconfessata di lì a breve dalla politica tedesca.
Carl von Ossietzky, giornalista tedesco, vincitore nel 1935 per aver rivelato la politica tedesca di riarmo in violazione dei trattati. Meritava il premio, ma la tempistica fu pessima: venne deportato in un campo di concentramento.
Nessuno: nel 1948 il premio non venne assegnato. Sarebbe potuto andare a Mohandas Ghandi, ma era stato assassinato e il Comitato non permise che il premio fosse assegnato alla memoria.
Henry Kissinger e Le Duc Tho, vincitori nel 1973 per aver negoziato il ritiro delle truppe USA dal Vietnam. Il primo però approvò il bombardamento contro la Cambogia; il secondo rifiutò il premio.
Yasser Arafat, Shimon Peres e Yitzakh Rabin, vincitori nel 1994, sebbene gli accordi di Oslo abbiano avuto effetti molto brevi.
Kofi Annan e le Nazioni Unite, vincitori nel 2001, investigato nel 2004 per il coinvolgimento del figlio in un caso di pagamenti illegali nel programma Oil for Food.
Wangari Muta Maathai, vincitrice nel 2004, convinta che il virus HIV sia stato creato in laboratorio e sfuggito per errore.
Barack Obama, vincitore nel 2009, appena eletto presidente degli USA.

Mostra i risultati (2112 voti)
Novembre 2025
Cloudflare in tilt. Migliaia di siti irraggiungibili, servizi bloccati in tutto il mondo
E se Internet sparisse?
Windows diventerà un Agentic OS. Microsoft entusiasta, gli utenti temono guai
Database con dati personali di 3,8 milioni di italiani pubblicato nel dark web
I crescenti segni dell'esplosione
WhatsApp apre le porte a Telegram, Signal e altri servizi: inizia l'era delle chat cross-app
Con Gemini Google Maps ti parla davvero: indicazioni vocali, punti di riferimento e AI
La RAM costa più dell'oro: l'intelligenza artificiale fa impennare i prezzi della DRAM
App di autenticazione e chiavi hardware, anche di scorta
Resuscitare l'aspirapolvere smart ucciso da remoto dal produttore
AGCOM, ecco la lista dei siti porno che richiederanno la verifica dell'età: si parte il 12 novembre
Ottobre 2025
Microsoft Azure in crisi: il disservizio ha fermato le Poste, Starbucks e il Parlamento scozzese
Anche Aranzulla teme la IA: il calo del traffico è reale e coinvolge tutta l'editoria digitale
Oltre 2.000 pacchi Amazon scomparsi scovati dai Carabinieri in un magazzino nel milanese
La pasta termica che corrode il metallo e "fonde" insieme dissipatore e CPU
Tutti gli Arretrati
Accadde oggi - 19 novembre


web metrics