La cremazione tradizionale immette nell'atmosfera gas serra ed elementi inquinanti. Ora c'è un'alternativa ecologica.
[ZEUS News - www.zeusnews.it - 02-09-2011]
Con l'aumento continuo del numero di quanti scelgono la cremazione quale destino delle proprie spoglie mortali, qualcuno ha iniziato a porsi il problema dell'inquinamento prodotto dal processo di incinerazione.
Questo qualcuno si chiama Resomation, è un'azienda scozzese che spiega di aver reso possibile un'alternativa ecologica che permette di ridurre drasticamente le emissioni inquinanti.
Anziché bruciato, il corpo viene inserito nel Resomator, un apparecchio di acciaio lungo un paio di metri. Qui viene immerso in una miscela di acqua e idrossido di potassio riscaldata a 180 gradi per due o tre ore e con una pressione di 10 atmosfere: il risultato è la dissoluzione di tutti i tessuti in un liquido sterile e privo di DNA, che può essere tranquillamente scaricato.
L'intero processo - denominato idrolisi alcalina, anche nota come saponificazione - produce inoltre un quantitativo di gas serra pari a soli due terzi di quelli prodotti dalla cremazione.
Qui sotto, un video che illustra come funziona il Resomator.
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