In prova: iTwin (2)
[ZEUS News - www.zeusnews.it - 29-02-2012]
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In prova: iTwin
Innanzitutto occorre inserire iTwin, nella forma completa (ossia con le due metà agganciata tra loro), in uno dei due computer prescelti: il sistema operativo avvierà il programma contenuto nella chiavetta, scaricando eventuali aggiornamenti dalla Rete, installando il software e facendo partire la configurazione.
L'installazione prende pochi secondi e la configurazione si risolve in due sole schermate: la prima è quella che richiede di inserire un nome per identificare quella che sarà la connessione tra le due metà di iTwin; nella seconda bisogna invece inserire un indirizzo email al quale verrà spedito il codice di disattivazione, il cui uso diventerà chiaro più avanti.
Completati questi semplici passaggi, apparirà una finestra di Esplora Risorse (se si sta usando Windows) o del Finder (sotto Mac OS X) in cui trascinare i file locali che si vogliono condividere: nulla verrà fisicamente copiato, ma l'operazione permetterà a iTwin di identificare quali file potranno essere visti dal computer remoto.
A questo punto è possibile staccare la metà di iTwin da inserire nell'altro computer: anche qui occorrerà installare il software, ma non ci sarà alcuna configurazione da fare. Attraverso la connessione a Internet, infatti, questa metà si collegherà all'altra, mostrando in una finestra i file remoti che sarà possibile copiare, cancellare o aprire proprio come se risiedessero sul disco rigido locale.
Una preoccupazione legittima che a questo punto potrebbe venire in mente è quella che riguarda la sicurezza dei dati trasmessi via Internet, ma la VPN di iTwin è protetta con la crittografia AES-256, che impedisce la lettura dei dati anche a chi dovesse riuscire a intercettarli.
Inoltre, per maggiore sicurezza, è possibile decidere di impostare una password da inserire quando si stabilisce la connessione tra le due metà: in tal modo un furto o uno smarrimento non rischiano di diventare troppo pericolosi.
Le operazioni che si possono compiere sui file remoti - l'abbiamo già detto - sono le stesse che si possono eseguire su quelli locali, ma bisogna tenere presente una caratteristica importante: la velocità delle connessioni a Internet dei due PC sono il limite cui questa soluzione (come ogni VPN) deve sottostare.
Non si può pensare, per esempio, di riprodurre in streaming un filmato in alta definizione a meno che non si possegga una connessione decisamente sopra la media.
Rispetto alle soluzioni basate sui drive portatili o sul cloud compunting, iTwin impone inoltre il rispetto di un'altra ovvia ma vitale regola: entrambi i computer devono essere accesi e connessi a Internet, perché si possa accedere ai dati.
Inoltre, durante le prove, abbiamo notato che se per qualche motivo uno dei due computer si riavvia, la connessione va persa come è lecito aspettarsi; ciò che è più importante è tuttavia il fatto che essa non si ripristina in automatico: occorre togliere e reinserire la chiavetta.
Al di là di queste limitazioni, che sono ovvie e rappresentano tutto sommato un piccolo prezzo da pagare per la possibilità offerta, di iTwin segnaliamo l'estrema semplicità d'uso e l'efficienza: si possono gestire i propri file quasi dimenticando dove si trovano, e in più sono disponibili anche altre funzioni avanzate.
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Software aggiornabile e desktop remoto
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