Winevar, oltre al danno la beffa

Si diffonde l'allarme per un nuovo worm che si propaga mediante gli allegati alla posta elettronica e distrugge il contenuto degli hard disk. E prende in giro le proprie vittime.



[ZEUS News - www.zeusnews.it - 30-11-2002]

Secondo gli esperti è di origine coreana il nuovo spauracchio di chi non sa resistere alla tentazione di cliccare alla cieca su qualsiasi allegato riceva via posta elettronica: Winevar, ufficialmente "W32/Korvar", è stato segnalato per la prima volta in Corea il 24 novembre scorso e sembra ora essere entrato in una fase di rapida diffusione.

Tutto sommato, nulla di nuovo sotto il sole: i messaggi vettori del virus hanno subject e testo variabili; Winevar si nasconde negli allegati, che sono tre; uno di questi ha estensione ".PIF" e nome, casuale, che inzia con i caratteri "WIN"; gli altri due hanno, rispettivamente, nome MUSIC_1.HTM e MUSIC_2.CEO. All'attivazione, il virus tenta di propagarsi inviando se stesso (via posta elettronica) agli indirizzi presenti nella rubrica di Outlook; in alcune circostanze esso tenta di cancellare files.

La sua presenza nel sistema può essere facilmente individuata ricercando il suddetto file PIF nella directory di Windows, ad esempio mediante i comandi

c:
cd %windir%
dir win*.pif

digitati al prompt. Tutti i più diffusi software antivirus sono già stati aggiornati per individuare e rimuovere il worm; di fatto, ciò avviene cancellando tutti i files infetti.

Secondo il bollettino pubblicato da McAfee, Winevar sfrutta due note e datate vulnerabilità di Explorer 5.0 e 5.5: grazie a una di queste, cliccando sull'allegato HTML viene registrata l'estensione ".CEO" come eseguibile nel registry di Windows, con ciò consentendo l'attivazione del virus nascosto nel programma a sua volta opportunamente cammuffato da innocuo file musicale. L'altra vulnerabilità è ancora più subdola, perché consente al worm di attivarsi qualora l'utente semplicemente visualizzi la mail in modalità di anteprima. Il fatto che Winevar sembri "attecchire" piuttosto floridamente indica che non tutti gli utenti hanno installato le apposite patch da tempo rilasciate da Microsoft e che ancora troppo pochi si sono convinti che gli allegati alla posta elettronica devono essere considerati pericolosi, indipendentemente dalla loro provenienza e dal loro aspetto più o meno inoffensivo.

Ma potrebbe essere proprio lo stesso Winevar a dare loro una lezione che non dimenticheranno facilmente: al bootstrap della macchina il virus, nuovamente eseguito, visualizza una simpatica alert window intitolata "Ti sei fatto fesso da solo", recante il messaggio "Che stupidaggine hai fatto!". Forse non ha tutti torti, perché alla pressione del tasto "OK" il contenuto dello hard disk viene cancellato.

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