Il colloquio a Palazzo Chigi tra Berlusconi e Tronchetti Provera è l'immagine più emblematica di cosa sia il conflitto di interessi.
[ZEUS News - www.zeusnews.it - 08-03-2003]
Alcuni giorni fa il CentroSinistra ha gridato allo scandalo per un vertice tra Berlusconi e i leader del Centrodestra Follini, Bossi (che è anche Ministro), Fini (che è anche Vicepresidente del Consiglio dei Ministri): perchè?
I 4 uomini politici e di governo si erano riuniti nella sede romana di Forza Italia (che è anche la casa privata di Berlusconi a Roma) per decidere i nuovi vertici della Rai dopo le dimissioni degli ultimi 2 che ancora non lo avevano fatto: lo scandalo stava nel fatto che la scelta del Consiglio d'Amministrazione della Rai spetta ai Presidenti delle Camere e non al Governo.
Anzi, Berlusconi aveva sempre pubblicamente dichiarato in tante occasioni di non volersi occupare della Rai, poiché è il proprietario di Mediaset (il maggiore concorrente della Rai) tanto che, quando si discute di Rai, sia Berlusconi che il sottosegretario alla Presidenza Gianni Letta (già Vicepresidente Mediaset e tuttora importante azionista) escono dalla sala del Consiglio dei Ministri.
Il tema sarebbe Mediobanca, di cui sia Berlusconi che Tronchetti Provera sono tra i maggiori azionisti. Mediobanca che è impegnata in una lotta per il controllo della Generali Assicurazioni e - si sa - Berlusconi possiede Mediolanum che è un'importante compagnia di assicurazioni (che dovrebbe essere concorrente di Generali, sic!).
Si sarebbe trattato dunque, di una discussione tra soci d'affari: peccato che uno dei due sia anche il Capo del Governo che dovrebbe essere estraneo ai giochi privati della finanza e della borsa, estraneo e semmai arbitro degli affari privati, e questo in una sede istituzionale.
Berlusconi e Tronchetti Provera discutono di finanza, di controllo di Mediobanca, di giochi di borsa mentre il declino industriale del Paese è evidente: uno studio dello Smau dimostra che il settore dell'informatica e delle telecomunicazioni in Italia continua a perdere colpi, si investe di meno, si è indietro rispetto al resto dell'Europa.
Sia Berlusconi che Tronchetti Provera sono certamente un po' responsabili di questo e non mi riferisco alla capacità di governo di Berlusconi ma al Berlusconi imprenditore, che non sta investendo nella Tv digitale, e al Tronchetti Provera impegnato con Alice, ma non abbastanza nello sviluppo della banda larga nel Paese, e sembrerebbe che il loro impegno prevalente sia quello finanziario- speculativo, una prevalenza della sfera finanziaria sugli investimenti produttivi che, senza fare nomi e cognomi, ha lamentato anche il Presidente di Confindustria D'Amato, che non può essere accusato di essere un pericoloso sovversivo comunista.
Poi Berlusconi e Tronchetti Provera sono anche partner di affari, poiché Mediaset è entrata nel capitale di Telecom Italia e non con una piccola quota, perché Pirelli ha acquistato da Fininvest l'immobiliare berlusconiana Edilnord e Seat ha rilevato le Pagine Utili di Mediaset e non sono quisquilie se pensiamo che metà dei componenti del Consiglio dell'Authority per le Comunicazioni è espressione della coalizione governativa, e il prossimo Presidente sarà nominato da questa maggioranza.
Nessuno però, ha gridato allo scandalo per questo groviglio di interessi tra il Presidente del Consiglio e il Presidente della più grande impresa italiana soprattutto oggi, dopo i giorni neri della Fiat: Tronchetti Provera è troppo potente e forse tutti pensano che ciò che va a bene a Tronchetti Provera vada bene a Telecom Italia e quello che va bene a Telecom Italia va bene all'Italia.
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