Si chiude la storia dei televisori a marchio italiano: la concorrenza è diventata insostenibile.
[ZEUS News - www.zeusnews.it - 15-10-2013]
È la fine di una storia lunga oltre sessant'anni: dal 1945, Mivar è stata il simbolo dei televisori prodotti in Italia.
In realtà, negli ultimi anni l'azienda aveva dovuto piegarsi alla concorrenza e limitarsi all'assemblaggio di componenti provenienti dall'estero, abbandonando la produzione in proprio.
Alla fine di novembre, però, tutto avrà fine, almeno per quanto riguarda i televisori: una volta esaurite le scorte, le linee di assemblaggio si fermeranno e i televisori col marchio Mivar cesseranno di esistere.
L'azineda, però, non chiuderà: Carlo Vichi, il combattivo fondatore ormai novantenne, ha intenzione di darsi alla produzione di mobili e, in particolare, tavoli.
«Da usare nelle mense, nei self service, nei luoghi affollati come aeroporti e stazioni. E li farò al meglio, come sempre. Saranno prodotti al massimo della tecnologia. Chi non lavora non vive» ha dichiarato in un'intervista.
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«Spendo dieci e posso vendere a otto» ha aggiunto Vichi, spiegando la motivazione della decisione. Pur dovendo abbandonare la produzione dei televisori, Vichi non userà la fabbrica ultramoderna costruita nel 2001 e mai utilizzata a causa della crisi, che iniziò per la Mivar proprio in quegli anni.
«Quello è un gioiello nato per fare i televisori o qualcosa di simile» e dunque non si può adibire ad altro.
«L’Italia se vuole ripartire deve riempire di nuovo le fabbriche. E io sono certo che tra 100 anni nella mia fabbrica qualcuno farà televisori, saranno americani, o forse cinesi» conclude il fondatore.
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