Nowar Tv

Un canale satellitare contro la guerra.



[ZEUS News - www.zeusnews.it - 26-03-2003]

Sono partite le trasmissioni di Nowar, una Tv che da voce alla gente sulla guerra e cerca di andare aldilà delle "verità ufficiali".

La nuova Tv si può vedere attraverso il canale satellitare Planete, inserito nel pacchetto Tele+, e in chiaro sul canale 498, sempre via satellite. Tra qualche giorno inoltre, alcune ore di programmazione saranno inserite nei palinsesti delle Tv locali.

Nowar Tv sarà il nome che la l'emittente porterà per tutto il periodo bellico. Emittente che è nata come cooperativa di operatori dell'informazione e della televisione e che si avvarrà del contributo del network delle Telestreet Orfeo Tv di Bologna, del contributo dei navigatori di Internet e di volontari disposti a dare informazioni, immagini, approfondimenti, soprattutto dalle zone della guerra ma anche da ogni parte del mondo.

Il giornalista Giulietto Chiesa guiderà il progetto editoriale, Alessandro Dalai (Baldini & Castoldi) sarà l'amministratore delegato. La Tv sarà sostenuta da un gruppo di sindaci, dall'Arci e dalla Banca Etica.

Tra i testimonial della Tv: Sergio Cofferati, Michele Santoro, Gino Strada, Jovanotti, Serena Dandini, Fiorella Mannoia, Marco Paolini, Don Ciotti.

Secondo Giulietto Chiesa "si tratta di non cadere, ad esempio, nella trappola di seguire i carri armati nel deserto. Questa guerra riguarda tutto il mondo ed io non vorrei vedere solo l'informazione militare che il Pentagono organizza, ma come il mondo vive questa guerra".

Nowar Tv parte con una prima fase sperimentale di due ore al giorno, dalle 21 alle 23, ma in un secondo tempo le ore saliranno a quattro; tra circa tre mesi dovrebbe partire una programmazione sull'intero arco delle 24 ore, con moduli riservati alle Tv locali e alle Telestreet.

Se questo articolo ti è piaciuto e vuoi rimanere sempre informato con Zeus News ti consigliamo di iscriverti alla Newsletter gratuita. Inoltre puoi consigliare l'articolo utilizzando uno dei pulsanti qui sotto, inserire un commento (anche anonimo) o segnalare un refuso.
© RIPRODUZIONE RISERVATA

Pier Luigi Tolardo

Commenti all'articolo (5)

Cristina Marchesi
dall'AMERICA - non solo notizie dal fronte Leggi tutto
3-4-2003 20:30

w il chiesa Leggi tutto
27-3-2003 00:08

BASTA CON DISINFORMAZIONE BERLUSCONIANA Leggi tutto
26-3-2003 17:22

franco campanella
grazie Leggi tutto
26-3-2003 10:58

CRISTINA MARCHESI
FINALMENTE QUALCUNO CHE HA CORAGGIO Leggi tutto
26-3-2003 02:18

La liberta' di parola e' un diritto inviolabile, ma nei forum di Zeus News vige un regolamento che impone delle restrizioni e che l'utente e' tenuto a rispettare. I moderatori si riservano il diritto di cancellare o modificare i commenti inseriti dagli utenti, senza dover fornire giustificazione alcuna. Gli utenti non registrati al forum inoltre sono sottoposti a moderazione preventiva. La responsabilita' dei commenti ricade esclusivamente sui rispettivi autori. I principali consigli: rimani sempre in argomento; evita commenti offensivi, volgari, violenti o che inneggiano all'illegalita'; non inserire dati personali, link inutili o spam in generale.
E' VIETATA la riproduzione dei testi e delle immagini senza l'espressa autorizzazione scritta di Zeus News. Tutti i marchi e i marchi registrati citati sono di proprietà delle rispettive società. Informativa sulla privacy. I tuoi suggerimenti sono di vitale importanza per Zeus News. Contatta la redazione e contribuisci anche tu a migliorare il sito: pubblicheremo sui forum le lettere piu' interessanti.
Sondaggio
Quali sono i rischi maggiori del cloud computing?
Distributed Denial of Service (DDoS): cresce l'impatto dei tempi di indisponibilità di un sito web, che possono costare perdite di milioni di euro in termini di introiti, produttività e immagine aziendale.
Frode: perpetrata da malintenzionati con l'obiettivo di trafugare i dati di un sito e creare storefront illegittimi, o da truffatori che intendono impadronirsi di numeri di carte di credito, la frode tende a colpire - prima o poi - tutte le aziende.
Violazione dei dati: le aziende tendono a consolidare i dati nelle applicazioni web (dati delle carte di credito ma anche di intellectual property, ad esempio); gli attacchi informatici bersagliano i siti e le infrastrutture che le supportano.
Malware del desktop: un malintenzionato riesce ad accedere a un desktop aziendale, approfittandone per attaccare i fornitori o le risorse interne o per visualizzare dati protetti. Come il trojan Zeus, che prende il controllo del browser dell'utente.
Tecnologie dirompenti: pur non essendo minacce nel senso stretto del termine, tecnologie come le applicazioni mobile e il trend del BYOD (bring-your-own-device) stanno cambiando le regole a cui le aziende si sono attenute sino a oggi.

Mostra i risultati (1357 voti)
Settembre 2023
NFT senza valore, la bolla è scoppiata
X (ex Twitter), tutti gli utenti dovranno pagare
iPhone 15, il connettore USB-C è zoppo
Il bug di Windows che rende velocissimo Esplora File
Lidl, merendine ritirate: invitavano a visitare sito porno
Meta pensa a Instagram e Facebook a pagamento nella UE
Agosto 2023
Chrome, nuova interfaccia: ecco come abilitarla
L'Internet delle brutte Cose
LibreOffice balza dalla versione 7.6 alla 24.2
La scorciatoia che “congela” Gestione Attività
Ford agli utenti: spegnete il Wi-Fi dell'auto
Sony e Universal contro i 78 giri dell'Internet Archive
Meloni decide la nazionalizzazione di TIM
Da Z-Library un'estensione per aggirare i blocchi
Da Microsoft uno strumento che attiva le funzioni nascoste di Windows 11
Tutti gli Arretrati
Accadde oggi - 26 settembre


web metrics