Discografici: ''Ford e GM favoriscono la pirateria''

Sotto accusa i dispositivi per rippare i CD, installati di serie nelle automobili.



[ZEUS News - www.zeusnews.it - 31-07-2014]

ford gm causa pirateria

L'americana AARC - Allenza degli Artisti e delle Società di Registrazione - ha dichiarato guerra alle case automobilistiche.

Per la precisione, la società ha preso di mira Ford e General Motors, accusate con i loro prodotti di favorire la pirateria.

L'intera vicenda affonda le radici in una legge del 1992, l'Audio Home Recording Act (AHRA), in base al quale i produttori devono pagare royalty sui dispositivi di registrazione audio.

L'AHRA era stato approvato quando apparvero i primi registratori a nastro digitali, considerati pericolosissimi per la sopravvivenza dell'industria musicale in quanto in grado di creare una copia «praticamente perfetta» di qualsiasi opera.

Ora l'AARC ritiene che la medesima legge si possa applicare ai sistemi di infotainment installati da diversi anni su alcuni modelli di auto prodotti da Ford e GM (General Motors).

Sondaggio
Immaginiamo un mondo popolato dalle auto di Google: senza pilota, senza sterzo e senza pedali. Qual è il maggior svantaggio? (vedi anche i vantaggi)
L'auto di Google è veramente brutta! Più che un auto è un'ovovia.
Ci toglierà il piacere di guidare e la nostra vita sarà un po' più triste.
Avrà un costo non sostenibile per la maggior parte degli utenti.
Ci sarà maggior traffico: con un'auto senza pilota il trasporto privato verrebbe incentivato rispetto al trasporto pubblico.
Il Gps incorporato potrebbe non essere efficiente, costringendoci a fare percorsi più lunghi o più lenti o addirittura non portandoci mai a destinazione.
Ho timori soprattutto per la privacy: le auto di Google potranno collezionare dati su come mi sposto e quando.
In caso di incidente con nessuno al volante, non è chiaro di chi sarà la responsabilità civile. E a chi tocca pagare l'assicurazione? All'utente o a Google? O allo Stato?
Sarà esposta ad attacchi hacker o terroristici: di fatto avremo minore sicurezza sulle strade.
Se il sistema prevede un urto inevitabile, potrebbe trovarsi di fronte a scelte etiche insormontabili. Uccidere un anziano o un bambino? Due uomini o un bambino? Un uomo o una donna? Uscire di strada o urtare altri veicoli o pedoni? Andare addosso a un SUV o a un'utilitaria?
Rispetto alle auto tradizionali impiegheranno troppo tempo ad arrivare a destinazione, non potendo superare i limiti di velocità o fare manovre azzardate.
I tassisti non esisteranno più: già immagino le loro legittime proteste.

Mostra i risultati (2263 voti)
Leggi i commenti (25)

In particolare sotto accusa vi sono quei dispositivi in grado di estrarre le tracce dai CD per conservarle sui drive interni.

Così l'AARC, forte di 300.000 iscritti, ha dato il via a una class action e chiede milioni di dollari di danni non solo a Ford e GM, ma anche ai loro partner Clarion e Denso.

Il direttore esecutivo della società, Linda Bocchi, spiega in maniera altisonante: «Ventidue anni fa, la cooperazione tra i creatori della musica e i produttori di dispositivi ha dato vita lla legislazione che ha portato alla rivoluzione elettronica digitale. Dopo aver raccolto i benefici di questo accordo, Ford, GM, Denso e Clarion hanno ora deciso di ignorare i loro obblighi nei confronti dei creatori della musica e si sono dichiarati al di sopra della legge».

L'obiettivo della causa, oltre ai danni, è impedire la produzione dei dispositivi tanto odiati.

La situazione è tuttavia più complicata di come la dipinge la AARC: la stessa legge citata dalla società, per esempio, comprende diverse eccezioni per l'uso personale e per i dispositivi di registrazione inseriti in apparecchi più grandi, come i masterizzatori dei computer.

Se questo articolo ti è piaciuto e vuoi rimanere sempre informato con Zeus News ti consigliamo di iscriverti alla Newsletter gratuita. Inoltre puoi consigliare l'articolo utilizzando uno dei pulsanti qui sotto, inserire un commento (anche anonimo) o segnalare un refuso.
© RIPRODUZIONE RISERVATA

Commenti all'articolo (ultimi 5 di 10)

Quoto Molok e Gladiator. Rompono l'anima in una maniera pazzesca. :roll: I danni li dovrebbero pagare loro. :twisted:
12-8-2014 21:48

Il parassitismo di queste "Associazioni" che, con la scusa di difendere i diritti degli artisti, continua a gonfiare in modo indebito, illiberale e arbitrario il proprio conto in banca è veramente inaccettabile, dove vedono soldi cercano sempre di arraffare la loro parte, che schifo... :twisted:
3-8-2014 15:51

@ Molok Quando e' uscito l'articolo non era precisato che si trattava di registratori digitali
1-8-2014 22:02

Mi piacerebbe approfondire, dunque: primo punto, secondo la signora la rivoluzione elettronica digitale si deve ad una legge ed in particolare ad una legge scritta grazie all'accordo tra case discografiche e case produttori di dispositivi elettronici? Non è forse il contrario? ovvero che queste leggi e accordi hanno rallentato e... Leggi tutto
1-8-2014 14:15

Ecco. Lo sapevo... la SIAE mi ha gia' beccato! :) Leggi tutto
31-7-2014 16:22

La liberta' di parola e' un diritto inviolabile, ma nei forum di Zeus News vige un regolamento che impone delle restrizioni e che l'utente e' tenuto a rispettare. I moderatori si riservano il diritto di cancellare o modificare i commenti inseriti dagli utenti, senza dover fornire giustificazione alcuna. Gli utenti non registrati al forum inoltre sono sottoposti a moderazione preventiva. La responsabilita' dei commenti ricade esclusivamente sui rispettivi autori. I principali consigli: rimani sempre in argomento; evita commenti offensivi, volgari, violenti o che inneggiano all'illegalita'; non inserire dati personali, link inutili o spam in generale.
E' VIETATA la riproduzione dei testi e delle immagini senza l'espressa autorizzazione scritta di Zeus News. Tutti i marchi e i marchi registrati citati sono di proprietà delle rispettive società. Informativa sulla privacy. I tuoi suggerimenti sono di vitale importanza per Zeus News. Contatta la redazione e contribuisci anche tu a migliorare il sito: pubblicheremo sui forum le lettere piu' interessanti.
Sondaggio
Quali sono i rischi maggiori del cloud computing?
Distributed Denial of Service (DDoS): cresce l'impatto dei tempi di indisponibilità di un sito web, che possono costare perdite di milioni di euro in termini di introiti, produttività e immagine aziendale.
Frode: perpetrata da malintenzionati con l'obiettivo di trafugare i dati di un sito e creare storefront illegittimi, o da truffatori che intendono impadronirsi di numeri di carte di credito, la frode tende a colpire - prima o poi - tutte le aziende.
Violazione dei dati: le aziende tendono a consolidare i dati nelle applicazioni web (dati delle carte di credito ma anche di intellectual property, ad esempio); gli attacchi informatici bersagliano i siti e le infrastrutture che le supportano.
Malware del desktop: un malintenzionato riesce ad accedere a un desktop aziendale, approfittandone per attaccare i fornitori o le risorse interne o per visualizzare dati protetti. Come il trojan Zeus, che prende il controllo del browser dell'utente.
Tecnologie dirompenti: pur non essendo minacce nel senso stretto del termine, tecnologie come le applicazioni mobile e il trend del BYOD (bring-your-own-device) stanno cambiando le regole a cui le aziende si sono attenute sino a oggi.

Mostra i risultati (1416 voti)
Settembre 2025
Windows 11, lo speed test si integra nella barra: misura velocità di up/download e latenze
ISEE, titoli di studio e certificati arrivano su IT Wallet. Il portafoglio digitale si espande
Microsoft contro ValueLicensing: fine delle licenze di Windows e Office a prezzi stracciati?
Il web aperto è ufficialmente in crisi: lo ammette pure Google. La colpa è anche della IA
Intelligenza artificiale per le automobili, licenziati 54 ricercatori a Torino
Dolcificanti a zero calorie e declino cognitivo: una ricerca brasiliana scopre un preoccupante legame
WinToUSB trasforma una chiavetta USB in un sistema Windows perfettamente funzionante
Meta accede a tutto il rullino fotografico senza permesso. Ma disattivare si può: ecco come
Agosto 2025
Google, stop all'obbligo di usare Gmail per gli account Android
Browser IA, l'allarme di Malwarebytes: ingannare gli assistenti e rubare dati è fin troppo semplice
Lo script che estende gli aggiornamenti di sicurezza di Windows 10 anche senza account Microsoft
La Danimarca saluta la posta cartacea: la consegna delle lettere terminerà alla fine dell'anno
PayPal, allarme sicurezza: i dati di 15,8 milioni di account in vendita sul dark web
Volkswagen, microtransazioni nelle auto: per utilizzare tutti i cavalli bisogna abbonarsi
Windows 11 24H2, dopo l'aggiornamento i dischi scompaiono. E i dati possono corrompersi
Tutti gli Arretrati
Accadde oggi - 18 settembre


web metrics