Instagram, account rubabili usando Wi-Fi pubblici

Facebook, a conoscenza della falla da tempo, non l'ha ancora sistemata.



[ZEUS News - www.zeusnews.it - 30-07-2014]

insta

C'è una falla in Instagram che permette di rubare gli account di chi lo usa su una rete Wi-Fi pubblica.

La correzione è stata promessa, ma non è ancora attiva, per cui fino a quel momento è meglio usare Instagram soltanto su reti Wi-Fi private (o che non possano ospitare aggressori) oppure tramite la trasmissione dati della rete cellulare.

Stando alla descrizione di questa falla, rubare un account Instagram via Wi-Fi è davvero semplice a causa di una scelta tecnica ottusa da parte di Facebook, a riprova dell'idea che noi utenti, per i gestori dei social network, siamo carne da cannone: della nostra sicurezza e della nostra privacy, a loro, non frega assolutamente nulla.

Il problema è stato segnalato a Facebook da uno sviluppatore londinese, Stevie Graham, che però si è sentito dire che non verrà ricompensato per la sua segnalazione responsabile, come invece è avvenuto in altri casi, perché la falla è già nota a Facebook. Per cui ha deciso di rendere pubblica la vulnerabilità, in modo da spingere finalmente Facebook (proprietaria di Instagram) a sistemarla invece di ignorarla.

La falla sta nel fatto che l'app di Instagram usa l'HTTP per buona parte del proprio scambio di dati: il nome dell'account e il relativo numero vengono scambiati senza cifratura, per esempio, e c'è un cookie che può essere intercettato per accedere a Instagram spacciandosi per l'utente senza doversi riautenticare, potendo quindi leggere i messaggi dell'utente e postare a suo nome.

La tecnica è questa: l'aggressore si collega alla stessa rete Wi-Fi usata dalla vittima. Non importa se la rete è cifrata (Graham specifica WEP) o aperta. Poi l'aggressore mette la propria interfaccia di rete in modalità promiscua, ascoltando tutto il traffico della rete Wi-Fi, e lo filtra alla ricerca di riferimenti a i.instagram.com.

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Quando la vittima si collega a Instagram su quella rete Wi-Fi, l'aggressore cattura il cookie che viene trasmesso e lo usa per sostituirsi alla vittima e controllare il suo account. Tutto qui.

I dettagli sono descritti in questo post di Graham: nei miei test fatti di corsa, tuttavia, non sono riuscito a replicare l'attacco sui miei account Instagram usando dispositivi iOS e Android su una mia rete Wi-Fi senza cifratura. Se qualcuno riesce a fare di meglio, lo segnali nei commenti.

L'attacco è molto simile al Firesheep di qualche anno fa, tanto che Graham l'ha battezzato Instasheep. Un attacco praticamente identico è descritto qui da Mazin Ahmed, che consiglia di evitare l'app e di usare invece il sito Web per accedere a Instagram da dispositivi mobili.

Resta valida la raccomandazione di sempre: qualunque cosa postiate su un social network, date per scontato che sia pubblica e intercettabile.

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Paolo Attivissimo

(C) by Paolo Attivissimo - www.attivissimo.net.
Distribuzione libera, purché sia inclusa la presente dicitura.

Commenti all'articolo (1)

Più che carne da cannone gli utonti dei social sono limoni da spremere fino all'ultima goccia, se incidentalmente qualcuno carpisce le loro credenziali e si sostituisce a loro facendo dani di qualsiasi tipo, si chiamano "danni collaterali" e allo zuccherone e Co. non frega proprio nulla... :roll: Leggi tutto
3-8-2014 15:25

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