Passando all'open source, risparmierà 6 milioni di euro in cinque anni.
[ZEUS News - www.zeusnews.it - 07-08-2014]
L'amministra- zione comunale di Torino, guidata dal sindaco Piero Fassino, ha deciso di abbandonare Windows.
La scelta si inquadra nel piano del taglio di costi per evitare l'insolvenza e coglie l'occasione rappresentata dalla cessazione del supporto a Windows XP, di cui è ancora dotato l'80% computer comunali.
Al posto del sistema di Microsoft verranno adottate alternative open source: si parla di Ubuntu Linux come sistema operativo e OpenOffice come suite da ufficio.
Il piano è stato presentato all'ultima riunione del Codir, la cabina di regia dei dirigenti del Comune di Torino, dallo stesso direttore generale Gianmarco Montanari.
Si prevede che, a regime, il risparmio sarà di 6 milioni di euro in cinque anni: circa 300 euro in meno di costi per ognuno degli 8.300 PC dell'amministrazione.
Un eventuale passaggio a Windows 8 - aveva stimato il Comune - sarebbe costato 22 milioni di euro tra licenze, nuovi computer, assistenza tecnica e installazioni.
Si prevede che per completare la transizione ci vorranno 18 mesi.
Quello di Torino non è peraltro l'unico caso: a Parma, per esempio, il 20% dei computer del comune sono passati al software libero; Empoli ha deciso di affidarsi all'open source per la posta elettronica; Udine già a giugno ha avviato la medesima transizione scelta dal capoluogo piemontese, così come ha fatto che Trieste.
Non bisogna poi dimenticare che Bolzano ha compiuto lo stesso percorso già nel 2009 e che diversi comuni dell'Emilia Romagna, tra cui Modena e Bologna, si sono mossi in questa stessa direzione.
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