Gli occhiali intelligenti entrano in sala operatoria.
[ZEUS News - www.zeusnews.it - 09-08-2014]
Bisturi, pinze e Google Glass: potrebbe essere questa l'attrezzatura delle sale operatorie di domani, soprattutto di quelle dedicate a insegnare ai futuri chirurghi il loro mestiere.
L'Università di Stanford e CrowdOptic, azienda specializzata in tecnologie di streaming, hanno deciso di dimostrare sin da subito le possibilità che gli occhiali di Google offrono in campo medico.
Un'app sviluppata da CrowdOptic consente a un utente che indossa i Google Glass di visualizzare sul proprio schermo ciò che un altro utente egualmente equipaggiato sta vedendo: per farlo deve soltanto guardare nella direzione di quest'ultimo.
Così, un chirurgo esperto può vedere esattamente ciò che vede un tirocinante mentre questi sta operando, ottenendo così la possibilità di guidarlo, istruirlo ed eventualmente correggerlo mentre esegue le varie tecniche.
Si tratta di un bel passo in avanti rispetto alla situazione attuale in cui il campo visivo del chirurgo supervisore è ridotto e certamente non si sovrappone in modo esatto a quello del tirocinante.
«È un cambio di paradigma nell'addestramento dei chirurghi» - afferma Jon Fisher, CEO di CrowdOptic, «specialmente in quell'area molto complessa che è la chirurgia cardiotoracica».
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Gli studenti di Stanford avranno quindi una possibilità unica di apprendere le tecniche chirurgiche, anche utilizzando i Google Glass in senso opposto: già si ipotizzano lezioni in cui gli studenti, armati degli occhiali di Google, possono vedere ciò che un chirurgo vede mentre sta operando.
L'Università di Stanford si è occupata anche delle più che lecite preoccupazioni circa la privacy dei pazienti, preparando i moduli che questi devono firmare per autorizzare l'uso dei Google Glass durante le operazioni, assicurandosi la proprietà dei dati trasmessi (nulla resta nelle mani di CrowdOptic), che sono crittografati, e attivando delle procedure che li rendano anonimi.
Si tratta in fondo dell'avverarsi della previsione fatta dal dottor Rafael Grossmann - uno dei primi a poter mettere le mani sui Google Glass - più di un anno fa: portando gli occhiali in sala operatoria, affermò che avrebbero cambiato il modo in cui si insegna la medicina.
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