Confermata la condanna di un padre che aveva registrato le telefonate dei figli.
[ZEUS News - www.zeusnews.it - 19-10-2014]
L'articolo 617 del Codice Penale italiano condanna con una pena che può variare da 6 mesi a 4 anni chi viola il segreto telefonico, cioè ascolta le comunicazioni telefoniche non dirette a lui.
La Corte di Cassazione, con sentenza del 3 ottobre 2014, ha confermato la condanna già avvenuta in primo grado e in appello di un padre che aveva registrato le telefonate intercorse fra i figli e la madre e ne aveva fatto un Cd che aveva consegnato alle assistenti sociali. L'articolo continua qui sotto.
L'articolo 16 recita: "1. Nessun fanciullo sarà oggetto di interferenze arbitrarie o illegali nella sua vita privata, nella sua famiglia, nel suo domicilio o nella sua corrispondenza, e neppure di affronti illegali al suo onore e alla sua reputazione.
La Cassazione ha anche rigettato la giustificazione del padre che sosteneva di aver esercitato il diritto di controllo dei figli affidati alla sua tutela, perché questo controllo deve essere esercitato nell'interesse del minore e non di altri, fossero anche i genitori.
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