Grazie alla meccanica quantistica, rende impossibile la vita ai malintenzionati.
[ZEUS News - www.zeusnews.it - 05-01-2015]
Anche se negli ultimi tempi è aumentata un po', la sicurezza delle carte di credito è tutt'altro che a prova di malintenzionato.
Alla banda magnetica è stato affiancato il chip, che in ormai in diversi casi l'ha anzi già sostituita completamente, ma il problema di fondo resta: chiunqua riesca a ottenere le informazioni lì contenute (prese dalla banda o dal chip, è indifferente) può clonare la carta, realizzando una copia indistinguibile, dal punto di vista dell'autenticazione, dall'originale.
Alcuni ricercatori dell'Università d Twente, nei Paesi Bassi, hanno trovato il modo di risolvere questo problema sfruttando i principi della fisica quantistica.
La ricerca che descrive il metodo è stata pubblicata su Optica, la rivista della Optical Society of America; il sistema è stato battezzato Quantum-Secure Authentication (Autenticazione a Sicurezza Quantistica).
«I singoli fotoni di luce hanno delle proprietà molto speciali che sembrano sfidare il comportamento normale» spiega il primo autore della ricerca, Pepijn Pinkse. «Se opportunamente imbrigliati, possono codificare le informazioni in maniera tale che impedisca a un malintenzionato di capire quali siano tali informazioni».
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Nella pratica, sulla superficie di una carta di credito (ma il sistema potrà essere applicato anche ad altri documenti come passaporti, carte di identità e via di seguito) viene preparata una zona particolare, una sottile striscia bianca di nanoparticelle; un laser invia uno specifico numero di fotoni verso questa striscia, i quali rimbalzeranno in maniera casuale tra le nanoparticelle fino a uscire nuovamente verso la superficie, creando in tal modo uno schema unico e irriproducibile.
La particolarità del sistema sta nella proprietà particolare di cui parlava Pinkse: i fotoni si possono infatti osservare in più punti nello stesso momento; pochissimi fotoni, anche soltanto uno, riescono quindi a creare uno schema complesso.
Al momento di verificare la carta, il lettore invia uno schema fatto da singoli fotoni verso la striscia; per la particolare proprietà dei fotoni di cui parlavamo, lo schema riflesso sembrerà più informazioni del numero di fotoni inviati.
«È un po' come lasciar cadere per terra 10 palle da bowling e creare 200 impatti separati» spiega ancora Pinkse. «È impossibile sapere con precisione che informazione sia stata inviata (lo schema creato sul pavimento) semplicemente avendo a disposizione le 10 palle da bowling. Se provassimo a osservarle falliremmo, distruggeremmo l'intero sistema».
Come insegna la fisica quantistica, infatti, un osservatore che si interponesse nel momento in cui il lettore di carte andrà a leggere e verificare lo schema altererebbe l'informazione stessa. Di conseguenza, la carta "quantistica" è impossibile da clonare.
Secondo Pinske il sistema è tanto sicuro da avere applicazioni al di là delle carte di credito: può sostituire qualsiasi chiave e essere adoperato per proteggere gli edifici governativi, mettere in sicurezza i documenti, aprire l'auto. «La cosa migliore del nostro metodo è che i segreti non sono necessari. Quindi non possono nemmeno essere rubati» ha dichiarato.
Inoltre la tecnologia che serve per realizzare la QSA è semplice, economica e già disponibile (servono dei laser e dei proiettori), quindi in teoria l'adozione su larga scala di questo sistema potrebbe avvenire in tempi brevi.
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