Come il sangue coagula sulle ferite così un nuovo materiale sana ogni crepa.
[ZEUS News - www.zeusnews.it - 02-07-2015]
Su un aereo, una crepa minuscola può essere causa di un grande disastro; o, se ce ne si accorge in tempo, può costare molto alle compagnie aeree che devono tenere a terra il velivolo finché non viene riparato.
Un gruppo di chimici britannici, dell'Università di Bristol, ha però trovato una terza via: permettere all'aereo di ripararsi da solo grazie a un materiale apposito.
«Ci siamo ispirati al corpo umano» spiega Duncan Wass, capo dei ricercatori. «Noi non ci siamo evoluti per sopportare ogni danno - se fosse così, avremmo una pelle spessa come quella dei rinoceronti - ma se veniamo danneggiati la ferita sanguina, si cicatrizza e guarisce».
Così, dopo tre anni di lavoro, è nato una fibra di carbonio particolare, all'interno della quale vi sono delle minuscole sfere. Nel caso in cui si formi una crepa, queste microsfere si rompono rilasciando il proprio contenuto: per alcune si tratta di un liquido particolare a base di carbonio, e per altre di un catalizzatore che permette al liquido, insinuatosi nella crepa, di indurirsi rapidamente.
Perché il processo sia completo occorrono da due a 24 ore e la velocità aumenta con l'aumentare della temperatura; i test hanno mostrato come il materiale risultante sia resistente quanto l'originale prima che venisse danneggiato.
Sì, viaggiare... | ||
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Le applicazioni di questa tecnica, che ne ricorda una simile sviluppata in Corea per le strade, sono varie: oltre che sugli aerei, il materiale autoriparante si potrebbe per esempio utilizzare negli schermi per smartphone.
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