Un giorno di eventi in tutto il mondo per protestare contro i limiti imposti artificialmente dal software proprietario.
[ZEUS News - www.zeusnews.it - 04-05-2016]
Sebbene se ne parli sempre meno, il DRM è una realtà sempre più diffusa all'interno dei dispositivi che utilizziamo quotidianamente.
DRM sta per Digital Rights Management, ossia letteralmente Gestione dei Diritti Digitali. In altre parole, si tratta di tutti quegli accorgimenti hardware e software che i titolari dei diritti d'autore inseriscono sia nei dispositivi sia nei prodotti che acquistiamo per limitarne l'uso.
Esistono diverse forme di DRM. Per esempio: il Blu-ray appena acquistato non può essere copiato per via delle protezione, rendendo così impossibile fare una copia di backup? È una delle forme del DRM: le protezioni anticopia costringono gli utenti a comprare nuovamente un disco rovinato, dato che non è possibile copiarlo (almeno in teoria).
O ancora: il lettore multimediale si rifiuta di leggere certi dischi o certi file? Forse è colpa del DRM, che gli impone di riprodurre soltanto i contenuti che hanno un certo watermark.
Oppure: Amazon ha cancellato un libro regolarmente acquistato dal Kindle? Il DRM glielo consente.
Comportamenti come questi sono quelli che hanno spinto la Free Software Foundation (FSF) a lanciare lo slogan Defective By Design (Difettoso sin dal progetto): un prodotto che limita la libertà di chi lo acquista, impedendo di compiere certe azioni, è difettoso sin dalla sua concezione. Ciò è palesemente un male per tutti gli utenti, e da anni la FSF indice proteste volte all'eliminazione del DRM.
Una di queste è la Giornata Internazionale contro il DRM: l'evento, giunto quest'anno alla decima edizione, è celebrato in tutto il mondo con incontri e iniziative.
In Italia è stato organizzato per il 5 maggio il No DRM Day, che segue la medesima filosofia. L'evento principale sarà a Milano, presso Lo Spazio Pubblico Autogestito Leoncavallo.
«DRM è software proprietario che impone restrizioni artificiali a ciò che puoi fare con i tuoi contenuti. È quello che ti impedisce di condividere una canzone, salvare uno streaming video o giocare a un videogioco da utente singolo non in rete. Limita la tua libertà di usare e condividere i contenuti, rendendo di fatto i contenuti Defective by Design» dice la FSF.
«La risposta a tutto ciò è il software libero, ci piacerebbe poterlo dire con un bel po' di bit, pixel, musica e tanta bella gente!» continua il comunicato ufficiale per l'evento del 5 maggio, che mira a sensibilizzare gli utenti su un problema che riguarda non solo le libertà di utilizzo dei contenuti digitali, ma anche la libertà di non essere spiati dai propri dispositivi: «La maggior parte delle tecnologie DRM sorvegliano ciò che fai con il tuo computer, a volte anche inviando dati ai proprietari» ricorda la FSF.
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