Chat crash (2)

Il problema della sicurezza: le chat sono covi di pedofili e di spammer?



[ZEUS News - www.zeusnews.it - 08-10-2003]

Un problema che è sicuramente sentito da molti, visto che ci calcola che almeno il 25% della posta giornaliera aziendale è costituita da email pubblicitarie su viagra, chat-line erotiche, cd pirata e investimenti presso banche inesistenti. Lo stesso vale per i virus veicolati agli stessi indirizzi. Proprio come il finto messaggio con il logo e lo stile Microsoft arrivato a tutti gli utilizzatori di Microsoft Outlook - il client di posta (programma per l'email), installato insieme al sistema operativo che la casa di Redmond vende con i nuovi computer - recapitato "in cassetta" con la scusa di fornire informazioni su come riparare, "mettere una patch", al software malfunzionante. Un invito credibile, vista la frequenza degli aggiornamenti per la sicurezza proposti dai produttori di Windows. Ugualmente noto e sempre più preoccupante, il problema del commercio dei contenuti pedopornografici via Internet.

Il problema è tornato alla ribalta proprio in queste settimane in cui le autorità tedesche hanno annunciato la scoperta di una grande rete di pedofili che operava a livello internazionale in 166 paesi e dopo i 1000 arresti della scorsa estate in Usa che gli investigatori hanno realizzato dopo aver ottenuto 38.000 indirizzi e-mail e migliaia di immagine illegali dagli stessi fornitori di accesso alla rete (Internet provider).

Casi analoghi, come ha denunciato il New York Times, si sono avuti di recente in Inghilterra dove è stato possibile appurare che molti computer privati venivano usati da terzi come deposito per immagini pedopornografiche installate nei computer grazie a particolari virus e all'insaputa dei proprietari.

Ultimo "fattaccio" in ordine di tempo è invece stato l'arresto di un cittadino britannico, B.B, fermato nello Iowa (USA) perchè scoperto in albergo con una 14enne conosciuta in chat. Una vicenda su cui e' intervenuto indirettamente il portavoce inglese di Microsoft che ha dichiarato: "il 99% delle chat room viene utilizzato in modo appropriato. Solo un piccolo numero di persone abusa di questo servizio ma è un abuso veramente serio".

Perciò da questo punto di vista la scelta della Microsoft potrebbe apparire comprensibile, dato che si stima che gli utenti delle chat di Microsoft solo in Inghilterra siano almeno un milione.

Ma c'è un però. Come dice a caldo un utente MSN: "chiudere le chat per quei motivi è come chiudere le scuole per la paura che fuori possano starci degli spacciatori".

Questo articolo CONTINUA >>>
1 - La chiusura di Microsoft
2 - Il problema della sicurezza
3 - Il parere dello psichiatra, la strategia di Lycos
4 - Soluzioni invasive della privacy
5 - E' tutto finito?
6 - Un nuovo tipo di licenza corporate

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