La forma ricorda un po' una... grattugia.
[ZEUS News - www.zeusnews.it - 05-06-2019]
Dopo il cestino della carta, ecco la grattugia: come il Mac Pro cilindrico del 2013 aveva subito evocato un paragone poco dignitoso, così ha fatto anche la sua incarnazione di quest'anno, promessa oltre un anno fa.
A dire la verità, il Mac Pro 2019 ha un aspetto più tradizionale, per un Pc, rispetto a quello del suo antenato; la particolare forma della parte frontale, però, ricorda davvero una grattugia per il formaggio, anche se la sua esistenza è puramente funzionale: serve a garantire un flusso d'aria ottimale per il raffreddamento dei componenti interni.
A parte questo dettaglio, il Mac più potente di sempre supporta i processori Intel Xeon fino a 28 core e può essere dotato di un massimo di 1,5 Tbyte di RAM; ha poi 8 slot PCIe (uno dei quali già occupato da due porte Thunderbolt 3) e due porte Ethernet a 10 Gigabit/s.
Inoltre, il Mac Pro è costruito con un design modulare, ossia è stato reso espandibile grazie al cosiddetto Mac Pro Expansion Module. Esso, occupando lo spazio di quattro slot PCIe, permette di aggiungere due schede grafiche: il supporto va dalla Radeon Pro 580x fino alla Radeon Pro Vega II Duo.
È disponibile inoltre un acceleratore grafico prodotto da Apple, chiamato Afterburner, in grado di decodificare fino a 6,3 miliardi di pixel al secondo permettendo di operare sui file video in altissima definizione senza difficoltà o rallentamenti.
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Tutto ciò ovviamente ha un prezzo non contenuto: il modello base del Mac Pro parte da 5.999 dollari (il prezzo in euro, al momento in cui scriviamo, non è stato ancora annunciato), mentre le vendite inizieranno in autunno.
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