Microsoft cancella database gigante usato per il riconoscimento facciale

Ma ormai i dati di oltre 100.000 persone sono online, e vi rimarranno.



[ZEUS News - www.zeusnews.it - 10-06-2019]

Microsoft riconoscimento facciale

Oltre 10 milioni di immagini relative a circa 100.000 persone: questo era il contenuto del database MS-Celeb-1M, usato in tutto il mondo per la realizzazione e l'addestramento di software per il riconoscimento facciale.

Se ne parliamo al passato è perché ora MS-Celeb-1M è stato cancellato dal web, ma per tre anni - è stato creato nel 2016 - è stato fin troppo facilmente accessibile via GitHub: lo ha adoperato chiunque si interessasse di riconoscimento facciale, dalle università fino ad aziende cinesi (SenseTime e Megvii) legate all'esercito.

Il database è nato per essere utilizzato in un progetto di intelligenza artificiale teso a riconoscere i volti delle celebrità, ma è stato popolato di fotografie provenienti dal web e pubblicate sotto licenza Creative Commons, senza però che ai soggetti ritratti fosse stato chiesto il permesso di usare quelle immagini.

Il concetto di «celebrità» in base al quale il database era stato costruito, infatti, veniva evidentemente applicato in senso molto lato: l'elenco comprendeva «giornalisti, artisti, musicisti, attivisti, scrittori e accademici», senza una particolare preferenza per i soggetti più noti.

Si capisce quindi come Microsoft si sia trovata in una situazione potenzialmente imbarazzante e contraria alle norme sulla riservatezza: così ha semplicemente deciso di eliminare da Internet il database.

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Come spiegazione, il gigante di Redmond ha dichiarato al Financial Times: «Il sito era stato concepito a scopi accademici. Era gestito da un nostro dipendente che non lavora più per Microsoft, e pertanto è stato rimosso».

Nonostante la cancellazione da GitHub, però, MS-Celeb-1M certamente non è scomparso: il suo contenuto è stato in questi anni copiato in diversi altri repository e si trova sugli hard disk di svariati ricercatori, e con ogni probabilità continuerà ad essere adoperato in ogni parte del mondo.

Ne è prova che l'Imperial College di Londra ne prevede l'uso all'interno del Lightweight Face Recognition Challenge & Workshop che è attualmente in corso e si concluderà ad agosto.

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© RIPRODUZIONE RISERVATA

Commenti all'articolo (ultimi 5 di 6)

Già hanno dei database con o volti delle persone che hanno avuto precedenti. Ma tutto il discorsone su quello che è giusto o sbagliato, libertà personale, sicurezza, ecc..cosa c'entra? Leggi tutto
13-6-2019 18:19

Sparando magari ad uno che gli somiglia e ci passa troppo vicino... ma soltanto per legittima difesa? Bella idea trasformare il cittadino in poliziotto, pubblico ministero, giudice e carnefice in un istante quando queste sono precise prerogative delle istituzioni dello stato. Leggi tutto
12-6-2019 19:23

{utente anonimo}
Concordo con jumpjack, che ha una visione matura della vita. Ogni volta che deleghiamo qualcuno a decidere per noi, deleghiamo il nostro potere personale al padre-padrone di turno, in cambio di protezione e sicurezza, in una spirale senza fine in cui la debolezza sempre maggiore chiede a gran voce una sicurezza sempre più grande.... Leggi tutto
10-6-2019 11:12

Il punto è proprio questo: per definire chi è "delinquente" bisogna codificare in forma di legge i concetti di "giusto" e"sbagliato". Chi decide cosa è giusto e cosa è sbagliato? In certi paesi è legale lapidare a morte donne che tradiscono il marito. In certi paesi è vietato per legge mangiare mucche. In... Leggi tutto
10-6-2019 09:28

{utente anonimo}
Ci hanno provato ma poi hanno scoperto che il sistema era razzista
10-6-2019 09:11

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