Sfogati ma non chiamare gli 899

Un esempio di pessimo spot televisivo per reclamizzare gli 899



[ZEUS News - www.zeusnews.it - 27-01-2004]

Non so se è capitato già a molti lettori di vedere uno spot televisivo trasmesso dalla tv privata Rete7, i cui programmi sono molto seguiti in Piemonte e Lombardia, lo stesso spot che ho visto in questi giorni. Lo spot è quello che in cui si vedono uomini e donne alle prese con lo stress di tutti i giorni e una voce fuori campo grida: "Vuoi sfogarti? Chiama l'899... Potrai parlare con una voce amica e anche partecipare a trasmissioni televisive che parlano di questi problemi".

Non si capisce perché lo slogan non lo dice quali siano queste trasmissioni televisive, né su quali emittenti vengano trasmesse, né quale può essere la reale probabilità per chi chiama di partecipare a queste trasmissioni, se si viene estratti a sorte o invitati da chi realizza il programma in modo assolutamente discrezionale. Devo dedurne, come penso che faccia la maggior parte dei telespettatori, che si tratti di trasmissionitelevisive della stessa Rete7 oppure di altre Tv private di cui Rete7 non senta la minaccia ma di cui ospiti la pubblicità.

Questa mia eventuale curiosità non può essere soddisfatta nemmeno dai titoli in sovrimpressione che accompagnano le immagini e l'audio dello spot in questione: il minuscolo carattere con cui sono scritti e il loro colore che non spicca sullo sfondo, anzi, impediscono di leggere quello che, probabilmente, è il nome del gestore dell'899 e soprattutto la tariffa al minuto, cioè, il costo della chiamata che serve a sfogarsi.

Oltretutto, non si capisce se dall'altra parte del telefono ci siano psicologi o assistenti sociali visto che in questo caso non si tratta di astrologi o cartomanti e, nemmeno, il tipo di consigli che possono dare. A questo punto è certamente criticabile il fatto che la voce fuori campo non comunichi la tariffa al minuto di questo 899 come sarebbe molto comodo per tutti i telespettatori e più trasparente.

Questo è un esempio di come non va fatta la promozione degli 899 cioè mancanza di chiarezza sulla natura del servizio e sul suo costo, e di come una emittente anche qualificata e seguita non dovrebbe prestarsi (e nemmeno la sua concessionaria di pubblicità) a una confusione di questo tipo tra programmazione televisiva ed attività promozionale di un servizio a pagamento, e anche l'Authority e il Corecom Lombardia non dovrebbero essere indifferenti a casi del genere.

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© RIPRODUZIONE RISERVATA

Pier Luigi Tolardo

Commenti all'articolo (1)

Vanni
Una battuta... Leggi tutto
29-1-2004 13:11

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