Se non è già troppo tardi per salvarla.
[ZEUS News - www.zeusnews.it - 29-07-2020]
Sono passati circa vent'anni dall'era d'oro dei supporti ottici. Tra la fine del secolo scorso e l'inizio di questo Cd e Dvd sono stati il mezzo d'elezione per il salvataggio dei dati e anche per il backup a lungo termine, ma oggi quel ruolo è assolto dai più capienti e versatili dischi esterni, Nas e soluzioni di cloud computing.
Il problema è che né i Cd né i Dvd sono eterni, e per molti di loro siamo ormai giunti al punto in cui la loro leggibilità può già essere compromessa definitivamente.
A essere in pericolo non sono tanto di dischi originali acquistati, per incidere i quali viene adoperato un procedimento diverso dalla masterizzazione domestica, ma proprio quelli che sono stati realizzati con i masterizzatori di casa, e in particolare quelli di minore qualità.
A seconda della qualità e dei materiali con cui è stato realizzato, un supporto ottico può avere una vita di appena un paio d'anni oppure puntare a superare il secolo, in considerazione anche delle modalità di conservazione.
Come dimostra uno studio canadese, condotto una decina d'anni fa, molti Cd e Dvd hanno un'aspettativa di vita tra i 20 e i 50 anni, che si riduce drasticamente se vengono conservati in maniera errata.
Essi vanno infatti tenuti possibilmente nella propria confezione plastica originale (i cosiddetti jewel case), e non nelle campane che possono contenerne alcune decine.
È inoltre meglio che siano conservati in verticale e in un ambiente fresco e secco (dove l'umidità non scenda però mai al di sotto del 10% né superi il 50%, e la temperatura sia tra i -10 e i 23 gradi Celsius, senza superare mai i 32 gradi Celsius), senza che vi siano sopra etichette adesive.
Inoltre, quando li si maneggia, è necessario prenderli dal centro, senza mai toccare la superficie vera e propria del disco: le impronte digitali interferiscono con l'operazione di lettura.
Detto questo, le migliori probabilità di attraversare i decenni spettano ai dischi con uno strato riflettente in oro e un dye di ftalocianina (opzione, quest'ultima, non disponibile per i DVD+R, i DVD-R e i BD-R); gli altri supporti invece si degraderanno più rapidamente, ma potrebbero ancora arrivare al secolo.
In ogni caso, ciò che è bene tenere presente è che, se nessun supporto di memorizzazione dura per sempre, quelli ottici sono particolarmente delicati: è meglio quindi riesumare le vecchie collezioni di dischi masterizzati e copiare i dati su alternative più moderne, avendo magari cura di tenerne più copie in posti diversi, e farlo subito. Oggi i Cd di vent'anni fa potrebbero essere ancora leggibili, ma domani chissà.
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