Elenco telefonico, specchio della non concorrenza

E' in uscita in molte province la nuova edizione delle pagine bianche: siamo ancora di fronte all'assenza di reale concorrenza nella telefonia fissa.



[ZEUS News - www.zeusnews.it - 07-02-2004]

E' in uscita in queste settimane, in molte provincie italiane, l'edizione 2004 del nuovo elenco telefonico, edito da Seat.

Tale elenco è denominato: "Elenco degli abbonati degli operatori telefonici", perché raccoglie tutti gli abbonati al telefono fisso, non solo di Telecom Italia ma di tutti gli operatori telefonici, eccetto gli abbonati non abbiano chiesto di rimanere riservati, scelta possibile e gratuita in qualunque momento dell'anno.

Non esiste prova più concreta e tangibile dell'assenza di una reale situazione di concorrenza tra operatori telefonici di questo elenco, dovuta all'assoluta disparità di mezzi finanziari e, quindi, di visibilità degli operatori telefonici alternativi rispetto all'(ex?) vecchio monopolista.

Infatti, se apriamo l'elenco troviamo nelle prime pagine la Carta dei Servizi, con le condizioni di abbonamento riservate agli abbonati Telecom Italia, seguono subito dopo le pagine che contengono i costi dell'allacciamento e del trasloco, i costi del canone e delle telefonate locali, nazionali, internazionali e verso gli altri servizi.

Si tratta di uno spazio a pagamento che, come per Telecom Italia, potrebbe essere occupato anche dagli altri gestori, come per esempio, il principale concorrente Infostrada-Wind, Edisontel, Elitel, Fastweb e via dicendo.

Nessuno di questi ha ritenuto di occupare uno spazio importante di trasparenza in quello che è, oltre che l'elenco telefonico, tuttora l'unico libro presente in molte case italiane.

Vi è poi all'interno, circa a metà del volume, un inserto illustrato - sempre a pagamento - dal titolo: "I Gestori informano", contenente notizie e informazioni che i gestori telefonici vogliono comunicare alla loro attuale e potenziale clientela: anche qui le uniche informazioni, oltre a quelle relative ai prodotti Seat-Pagine Gialle, sono quelle di Telecom Italia sui servizi per la sua clientela e prodotti come Alice.

Anche in questo caso nessun altro gestore (a differenza dello scorso anno) ha voluto occupare questo spazio pubblicitario e informativo. Bisogna chiedersi se le tariffe che Seat-Pagine Gialle pretendeva per queste inserzioni (Seat è sempre stata separata da Telecom Italia che ne ha venduto la proprietà a un gruppo di investitori stranieri) non fossero eccessive.

Magari proprio su questo punto l'Authority per le Comunicazioni potrebbe aprire un'indagine: con un'apposita delibera, l'Authority aveva stabilito le regole per il nuovo elenco ufficiale comune a tutti gli operatori che stabilivano anche la par condicio di tutti i gestori negli spazi informativi.

Considerando anche la notevole differenza degli investimenti pubblicitari tra Telecom Italia e il suo principale concorrente Wind - per non parlare degli altri - in Tv, telepromozioni e spot, stampa, affissioni murali, ci si rende conto dell'impari e impossibile concorrenza nella telefonia fissa.

L'unico elemento di reale parità tra i gestori è la primissima pagina dell'elenco, che si apre con la lunga lista dei numeri telefonici dei Servizi Clienti di tutti i gestori.

A margine non si può non rilevare che la nuova edizione dell'elenco Seat (come già l'anno scorso) sia senza le fotografie in copertina di monumenti e di opere artistiche di rilievo di quella specifica provincia, come è stato per molti anni, una bella tradizione culturale ed estetica che, probabilmente, per ragione di costi (ma di cui non si giova la clientela) è stata soppressa.

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© RIPRODUZIONE RISERVATA

Pier Luigi Tolardo

Commenti all'articolo (2)

Pico
Q. Monopoli ? - A. Arroganza Leggi tutto
11-2-2004 21:44

Rosaspina
pubblicità Leggi tutto
8-2-2004 16:06

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