Inizia la trasformazione in un sistema operativo davvero modulare.
[ZEUS News - www.zeusnews.it - 01-12-2020]
Chiunque usi Windows 10 dovrebbe avere familiarità con la politica degli aggiornamenti seguita da Microsoft: ogni mese arrivano le patch di sicurezza, e ogni sei mesi gli aggiornamenti che introducono nuove funzionalità.
Nei cinque anni trascorsi dal lancio del sistema operativo, questi update semestrali sono riusciti a terrorizzare un buon numero di utenti, che li aspettano con lo stesso entusiasmo con cui si attende l'arrivo della cartella delle tasse: a volte, infatti, l'installazione fila via lascia; altre volte, lascia il sistema in uno stato inutilizzabile.
Qualche tempo fa Microsoft ha deciso di prendere di petto questa situazione rendendo Windows 10 più modulare: in altre parole, anziché affidarsi a due grandi update annuali delle funzionalità vorrebbe distribuire questi ultimi sotto forma di pacchetti più piccoli disponibile più di frequente.
Il primo elemento di questa strategia è apparso alla fine della scorsa primavera, quando chi installava l'aggiornamento di maggio (Windows 10 2004) vedeva apparire, nella schermata delle Informazioni sul sistema, la voce Esperienza seguita dall'indicazione Windows Feature Experience Pack e da un numero di versione.
Allora il suo scopo non era chiarissimo. Microsoft spiegava che si trattava di un elemento che includeva «caratteristiche critiche per le funzionalità di Windows».
Ora il suo ruolo inizia a diventare più esplicito. Il Windows Feature Experience Pack degli iscritti al programma Windows Insider ha subito un primo aggiornamento, che ha portato con sé due novità per il sistema operativo.
La prima consiste in un miglioramento dello strumento per la cattura degli screenshot: è stata introdotta una funzione che consente di salvarli direttamente all'interno di una cartella predefinita di Esplora File premendo la combinazione di tasti Win + Shift + S.
La seconda riguarda la tastiera a schermo: ora supporta la modalità split sui dispositivi 2-in-1.
Si tratta di due miglioramenti tutto sommato piccoli, che però sono indicativi circa la direzione che lo sviluppo di Windows sta prendendo.
Come già ipotizzava Mary Jo Foley di ZDNet prima dell'estate, il Windows Feature Experience Pack serve per introdurre nel sistema operativo caratteristiche e funzionalità che vengono aggiornate più rapidamente rispetto al resto di Windows, apportando cambiamenti nell'interfaccia o nell'esperienza utente.
Sul lungo periodo, poi, questo potrebbe essere il primo passo della separazione completa dell'interfaccia di Windows 10 dal core del sistema: il risultato sarebbe un OS più leggero che potrebbe di volta in volta "indossare" la shell più adatta al dispositivo su cui è installato.
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