[ZEUS News - www.zeusnews.it - 17-03-2021]
Il 90% degli italiani intervistati conosce il fenomeno del Revenge Porn - definito anche come "pornografia non consensuale" o "abuso sessuale tramite immagini". L'88% è consapevole che si tratti di un reato, ma solo il 75% ritiene che la denuncia alle autorità competenti possa essere una difesa efficace.
I dati emergono dalla ricerca qualitativa sul tema del Revenge Porn svolta da Women for Security, una Community che raggruppa professioniste italiane della sicurezza cyber, con l'obiettivo di analizzare la situazione in Italia e alzare il livello di attenzione sul fenomeno.
A rispondere all'indagine sono state prevalentemente donne (86%) tra i 40 e i 50 anni (34%) e tra i 25 e i 40 anni (32%).
Tra i dati, presentati nel corso del convegno Security Summit Streaming Edition, emerge che il 14% dei rispondenti ha conosciuto almeno una vittima di Revenge Porn, per lo più di sesso femminile; il 2% ammette di essere stato coinvolto personalmente in un episodio di Revenge Porn, ma di aver fatto ricorso alla denuncia solo nel 50% dei casi.
La maggior parte degli intervistati - l'86% - ha scelto di non dichiarare l'età della vittima, segno di una certa reticenza ad entrare nel merito del fenomeno; l'8% rende nota invece un'età compresa tra i 15 e i 25 anni, il 4% tra i 25 e i 40 anni; l'1% dichiara che la vittima conosciuta aveva meno di 15 anni.
Quasi la metà degli intervistati (47%) valuta la prevenzione come migliore arma di difesa di questa nuova forma di violenza; seguono le campagne di sensibilizzazione (17%). Il 7% ritiene che dovrebbero essere comminate sanzioni più efficaci.
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