Ispettori della commissione per il commercio equo accusano la filiale giapponese di clausole contrattuali illegali.
[ZEUS News - www.zeusnews.it - 03-03-2004]
La mattina del 26 Febbraio la commissione per il commercio equo (Fair Trade Commission) ha ispezionato la sede di Microsoft Japan, con l'accusa di violazione alla legge antimonopolio. La filiale giapponese del colosso di Redmond è sospettata di aver inserito una clausola illegale nei contratti con i produttori i cui computer vengono commercializzati con prodotti Microsoft preinstallati.
La clausola in questione prevede che il produttore hardware non possa accusare Microsoft di violazione del copyright nel caso in cui si scopra che il software preinstallato contiene delle parti del tutto simili a prodotti sviluppati indipendentemente dal produttore stesso. La risonanza potenziale dell'accusa non è difficile a comprendersi se si considera che fra i produttori citati vi sono colossi come NEC e Sony.
Semplice prudenza nel caso di somiglianza fortuita con prodotti analoghi, o tentativo di tutelarsi da possibili accuse di spionaggio industriale? Sarà l'apposita commissione a deciderlo. Noi ci limitiamo a citare Giulio Andreotti: "A pensare male si fa peccato, ma spesso ci si azzecca".
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