I vertici USA bloccano la manovra di Microsoft per ingraziarsi il mondo istituzionale.
[ZEUS News - www.zeusnews.it - 11-03-2004]
Che Microsoft abbia ben precise mire monopolistiche e monopolizzanti lo sappiamo tutti. Che a un anno dal lancio di Office 2003 abbia spedito - gratuitamente - molte copie della costosa suite di strumenti a tantissimi impiegati delle aziende classificatesi come "migliori clienti", pure. Ma stavolta l'azienda fondata da Bill Gates si spinge oltre e spedisce copie del proprio software agli impiegati nel settore governativo statunitense.
Si tratta di una operazione di marketing virale discutibile e non del tutto inattesa da chi, come il gigante di Seattle, si è sempre mosso sul filo del rasoio della legislatura antitrust americana. Matt Reres, ai vertici del Dipartimento di Difesa USA, nel mese scorso ha inviato una lettera a Microsoft chiedendo di dare un taglio a questa nuova strategia di mercato.
Proprio mentre la Francia ed altre nazioni (tra cui la Korea del Sud e l'India) aprono le porte alle alternative proposte dal mondo open-source, l'appello del mondo militare statunitense è chiaro: non si può accettare, secondo le direttive, alcun tipo di regalo da parte di fonti non espressamente autorizzate.
Adesso si unisce al coro persino il Dipartimento degli Interni, colosso del sistema istituzionale americano. Anche in questo caso, chiarezza: blocco dei regali provenienti da Microsoft. Arthur Gary, direttore dell'Ufficio Etico del Dipartimento degli Interni, afferma di "avere semplicemente applicato le regole riguardanti i regali del valore di oltre 20 dollari provenienti da aziende partner".
Evidentemente, nonostante la diffusione del software Microsoft nel 90% dei computer nordamericani, vi è una decisa risposta negativa da parte del Governo (il Dipartimento di Difesa è alle dipendenze dello stesso Presidente) alle spinte totalizzanti della più famosa software-house al mondo.
Una risposta precisa che, nonostante l'autorevolezza, non intimidisce Microsoft dal desistere: i pacchi regalo con il sempre più onnipresente marchio continuano ad essere spediti nella posta - non elettronica - di tantissimi utenti.
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