La IA si appresta a entrare nelle app di Office e in Bing.
[ZEUS News - www.zeusnews.it - 24-01-2023]
I dettagli non sono stati pubblicamente rivelati ma Microsoft ha dichiarato di aver deciso di rafforzare il proprio sostegno a OpenAI - l'azienda dietro tecnologie come ChatGPT - con un «investimento multimiliardario» spalmato su diversi anni.
Già nel 2019 Microsoft aveva deciso di sostenere OpenAI con 1 miliardo di dollari (e, secondo le voci di corridoio, con altri 2 miliardi nel 2021); ora quella cifra diventa ancora più alta (le indiscrezioni parlano di 10 miliardi di dollari) mentre lo scopo resta «accelerare i passi in avanti delle IA e garantire che i benefici siano condivisi con tutto il mondo».
Nel concreto, ciò significa che le «nuove categorie di esperienze digitali» sognate da Microsoft si tradurranno nell'integrazione degli algoritmi di IA sia nei prodotti diretti alle aziende che in quelli diretti agli utenti finali.
Allo stato attuale, i servizi di Azure già includono funzionalità nate dalle tecnologie di OpenAI, come il supporto alla programmazione in linguaggio naturale (che poi la IA si occupa di tradurre in codice) e il generatore di immagini nato da DALL-E 2, di cui si prevede una integrazione in Edge e in Bing.
Non è un segreto, inoltre, che Microsoft intenda approfittare degli sviluppi della IA per introdurne i servizi anche nelle applicazioni di Office (o, meglio, Microsoft 365): un giorno la IA potrà esaminare un testo scritto in Word e suggerire non soltanto correzioni, ma anche il modo migliore per proseguire lo scritto o la modalità più efficace per riscrivere le parti già realizzate, con tutti i rischi che l'affidamento a tecnologie di questo tipo comportano.
Ancora, i software di OpenAI saranno alla base della ricerca in Outlook, consentendo in teoria di trovare più rapidamente ciò che serve in base al contesto: si potrà descrivere l'email che si sta cercando alla IA e questa si darà da fare per trovarla, anche se l'utente avrà dimenticato mittente e oggetto e ricorderà soltanto vagamente il contenuto.
Inoltre, funzionalità ottenute da ChatGPT entreranno a far parte dei sistemi di ricerca usati da Bing, che spera in questo modo di sottrarre terreno a Google, riuscendo finalmente a fornire risultati più precisi e pertinenti di quelli del concorrente: perché quest'ultima possibilità diventi realtà si parla del prossimo mese di marzo.
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