[ZEUS News - www.zeusnews.it - 05-09-2025]
Microsoft ha annunciato il rilascio del codice sorgente del suo interprete BASIC per il processore MOS 6502, sotto una licenza open source di tipo MIT. Questo codice, noto come BASIC M6502 8K Versione 1.1, rappresenta una pietra miliare nella storia dell'informatica, essendo uno dei primi software sviluppati dalla neonata Microsoft negli anni '70. Scritto principalmente da Bill Gates e Ric Weiland nel 1976, questo interprete ha avuto un ruolo cruciale nel rendere la programmazione accessibile agli utenti di computer personali come il Commodore PET, VIC-20, Commodore 64 e Apple II (dove è noto come Applesoft BASIC). La decisione di Microsoft di rendere pubblico questo codice non è solo un gesto di preservazione storica ma anche un'opportunità per appassionati, studiosi e programmatori di esplorare un pezzo fondamentale dell'evoluzione tecnologica.
Il BASIC per 6502 nasce come adattamento del primo prodotto di Microsoft, l'Altair BASIC, scritto da Bill Gates e Paul Allen nel 1975 per il computer Altair 8800 con processore Intel 8080. Quando il microprocessore MOS 6502, noto per la sua efficienza e basso costo, iniziò a dominare il mercato dei computer domestici, Microsoft adattò il suo interprete BASIC per questa piattaforma. Il 6502, progettato da MOS Technology, era il cuore di molti sistemi iconici, tra cui Apple II, Atari 2600 e Nintendo Entertainment System, grazie alla sua semplicità e alle prestazioni che lo rendevano ideale per dispositivi a 8 bit. Il codice rilasciato, datato 1978, include aggiornamenti come il miglioramento del sistema di garbage collection, sviluppato in collaborazione con l'ingegnere di Commodore John Feagans durante una visita agli uffici di Microsoft a Bellevue. Questi miglioramenti hanno portato alla versione nota come BASIC V2 per il Commodore PET.
Il codice sorgente, composto da 6.955 righe di assembly 6502, implementa un interprete BASIC completo con funzionalità avanzate per l'epoca: un tokenizer, un parser, un editor di righe, aritmetica a virgola mobile, gestione di stringhe dinamiche, array (stringhe e interi), funzioni matematiche, primitive di input/output e un gestore di memoria. La struttura modulare del codice consentiva a Microsoft di adattarlo a diverse piattaforme OEM, come Commodore, Apple II, KIM-1, AIM-65 e Ohio Scientific, attraverso direttive di compilazione condizionale. Ad esempio, il codice include configurazioni specifiche per il Commodore PET (REALIO=3) e l'Apple II (REALIO=4), mantenendo un nucleo comune.
Un elemento curioso del codice è la presenza di un Easter egg nelle label STORDO e STORD0, confermato da Bill Gates nel 2010 come un'aggiunta intenzionale. Un altro Easter egg, il testo "MICROSOFT!" nascosto, è codificato in PETSCII con i due bit superiori impostati casualmente per offuscarlo, un accorgimento introdotto nella versione per Commodore BASIC 2 per ottimizzare lo spazio. Questi dettagli non solo aggiungono un tocco di personalità al codice, ma testimoniano l'approccio creativo degli sviluppatori in un'epoca di risorse limitate.
Grazie a un accordo con Commodore per una licenza perpetua a 25.000 dollari, il BASIC di Microsoft divenne il cuore dei computer PET, VIC-20 e Commodore 64, contribuendo a democratizzare la programmazione. Analogamente la versione per Apple II, nota come Applesoft BASIC, fu fondamentale per il successo di quella piattaforma. Il codice sorgente riflette le sfide tecniche dell'epoca: ad esempio, il BASIC per 6502 occupava circa 7.900 byte, superando leggermente gli 8 KB di una singola ROM, il che portò Microsoft a offrire una versione migliorata con una libreria a virgola mobile a 40 bit (9 cifre) rispetto a quella a 32 bit (6 cifre) e messaggi di errore completi al posto di codici a due caratteri.
Il rilascio open source segue una tendenza recente di Microsoft di rendere pubblici i suoi software storici, come GW-BASIC (per IBM PC), MS-DOS 4.0 e Altair BASIC. La pubblicazione ufficiale con una licenza MIT elimina ogni ambiguità legale, permettendo a chiunque di studiare, modificare e distribuire il codice senza preoccupazioni. La comunità di retrocomputing, che include progetti di emulazione e ricostruzioni FPGA del Commodore 64 e di altri sistemi, ha accolto con entusiasmo questa notizia, vedendola come un'opportunità per preservare e sperimentare con un software che ha definito un'era.
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