Homo cyborg, tra realtà e fantascienza

Un testo che ripercorre la storia del cyborg, l'uomo trasformato e creato dalla tecnologia, che da fantascienza sta diventando realtà.



[ZEUS News - www.zeusnews.it - 14-02-2005]

cyborg

Il cyborg, metà uomo, metà robot oppure robot che diventa sempre più umano nei sentimenti e nella cognizione del dolore e magari ci dice: "Ho visto cose che voi umani non potete immaginare" è da sempre un soggetto classico della letteratura e della cinematografia di fantascienza.

Quanto invece il cyborg, con lo straordinario sviluppo dell'informatica e dell'intelligenza artificiale, della biotecnologia e dell'ingegneria genetica, della farmacologia e della chirurgia plastica, il sogno, l'utopia di un uomo che diventa artefice, creatore, di sè stesso e di altri uomini, iperefficienti, invunerabili, avvicinandosi sempre di più alla chimera dell'immortalità, è oggi una realtà, anche dagli aspetti inquietanti e dagli sviluppi imprevedibili?

E' il tema di un libro, uscito già nel 2001 ed oggi riscritto alla luce di tante novità , di un ingegnere messicano, che vive a New York, Naief Yehya, che esce in Italia, pubblicato dall'editrice Elèuthera. Il libro si intitola infatti: "Homo Cyborg. Il corpo postumano tra realtà e fantascienza" e parte dalla domanda se un giorno saremo tutti cyborg.

L'autore rilegge la categoria del cyborg, alla luce della fantascienza dove spesso questo "umanoide" rappresenta un paria, un essere inferiore e sfruttato, che può pericolasamente ribellarsi all'uomo che l'ha costruito e della realtà dove il cyborg spesso è una persona che ha subito delle menomazioni e grazie a delle protesi tecnologiche può riuscire di nuovo a correre, magari più veloce di prima, a sentire grazie all'innesto di protesi per sordi sempre più tecnologicamente sofisticate ed invisibili, ed, oggi, anche a vedere grazie ad occhiali computerizzati ad hoc.

E' però, la realtà di tutti i giorni che porta le tematiche della manipolazione del corpo a portata di tutti: dalla chirurgia plastica come mezzo ordinario di trasformazione del corpo, adottata dai Vip e perfino dai Capi di Governo e al centro di programmi televisivi di successo, all'uso normale, che si cerca inutilmente di frenare, controllare e reprire, di sostanze chimiche per potenziare le prestazioni sportive e ristrutturare il corpo degli atleti, alla sempre maggiore diffusione di tatuaggi e piercing a livello di massa tra i giovani, prassi che, fino a qualche anno fa, erano ristrette ai carcerati o alle sibizioni nei circhi.

Il libro affronta anche, in un capitolo riservato, il delicato problema della fecondazione in vitro, legata alle possibilità di selezione eugenetica degli individui, fino ai temi dell'io virtuale, della sessualità virtuale legata alle chat, ai Mud, ad Internet. Un importante capitolo è dedicato alla "brevettabilità della vita" nel campo delle biotecnologie che dalle piante e dagli animali, organismi geneticamente modficati anche per necessità estetiche potrebbe estendersi alla natura umana.

Il libro indica anche con chiarezza i rischi della manipolazione tecnogica del corpo a cui è sempre più interessata l'industria militare che vorrebbe produrre soldati-cyborg, cioè soldati umani ma particolarmente resistenti alla fatica ma anche immuni ai pericoli delle armi biologiche, chimiche, nuclerari, possibilità inquietanti che potrebbero essere applicate anche alle necessità delle imprese di avere lavoratori su misura per le proprie esigenze.Viene presa in esame anche la trasformazione della nostra vita per il fenomeno dell"always on", dove cellulare e notebook, sempre connessi, dovunque, diventano delle vere e proprie protesi artificiali del nostro corpo.

Le domande etiche, sociali, politiche che sottostanno a questa panoramica sul cyborg come realtà e non più fantascienza sono sintetizzate così dallo stesso autore: " La nostra identità risiede in qualche parte specifica del corpo? Di quale percentuale di corpo possiamo disfarci senza smettere di essere ciò che siamo? E' sufficiente scambiare un cervello per trapiantare un essere? Se riusciremo a installare la nostra mente in un "contenitore" più robusto, continueremo ad essere noi stessi? Come sapremo se siamo sempre gli stessi se i nostri parametri sensoriali saranno mutati in maniera radicale?" E' lecito brevettare il genoma umano a scopi di lucro?

Scheda
Titolo: Homo Cyborg
Sottotitolo: Il corpo postumano tra realtà e fantascienza
Autore: Naief Yehya
Editore: Elèuthera
Prezzo: 14 euro

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Pier Luigi Tolardo

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