Il 28 febbraio le organizzazioni sindacali Slc-Cgil-Fistel-Cisl-Uilte-uil del settore delle Tlc promuovono per l'intera giornata uno sciopero dei lavoratori dei servizi 12 e 412 di Telecom Italia contro la decisione unilaterale dell'azienda, senza accordo sindacale, di modificare, con un significativo peggioramento, gli orari e i turni di lavoro di questo servizio.

Nei giorni scorsi anche organizzazioni sindacali non confederali, come le Rdb-Cub e lo Snater, avevano proclamato significative astensioni dal lavoro per lo stesso motivo. I Sindacati contestano la tesi dell'azienda che l'introduzione di turni spezzati, con pausa a carico del lavoratore e non più dell'azienda, possano migliorare il servizio e la soddisfazione della clientela; in alternativa propongono un maggior numero di turni di copertura delle fasce serali in cui si verifica più traffico.

Si tratta di uno degli ultimi scioperi del servizio 12 e 412; infatti dal 1 luglio il 12, uno dei servizi più antichi e conosciuti di Telecom Italia, lascerà il posto a un altro servizio, la cui numerazione dev'essere ancora stabilita dall'Authority delle telecomunicazioni; dal 1 settembre il 412 non potrà essere più un servizio informazione elenco abbonati ma solo un servizio di informazioni generali.

Lo sciopero potrebbe essere il primo di una serie con disagi per l'utenza, anche perché il Sindacato sta verificando l'opportunità di non garantire le garanzie minime previste, finora, in adempimento alla legge sul diritto di sciopero perché furono previste quando questi servizi non avevano concorrenti, erano una forma di servizio universale, mentre ora anche Telecom Italia sostiene che si tratta di servizi in libero mercato e ha aumentato le tariffe di conseguenza.

Sempre sul diritto di sciopero per Telecom Italia Cgil-Cisl-Uil della Toscana hanno scritto una lettera alla Commissione di Garanzia lamentando che la stessa Telecom Italia, in occasione di una Convention regionale dell'area Rete, ha lasciato scoperto il servizio ben al di là di quanto viene richiesto a questi lavoratori, in occasione di assemblee e scioperi, come turni obbligatori di garanzia.

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