Prime ammende per chi scarica musica

Un gruppo di utenti P2P inglesi risarcisce 72.000 euro per le canzoni condivise. Primo successo per la battaglia anti-filesharing?



[ZEUS News - www.zeusnews.it - 05-03-2005]

Il logo dell'associazione British Phonographic In

La British Phonographic Industry (BPI), associazione che rappresenta migliaia di case discografiche del Regno Unito, ha pubblicato i nomi e cognomi di 23 utenti di circuiti peer-to-peer che hanno accettato di risarcire complessivamente 72.000 euro per le canzoni scaricate e condivise illegalmente su Internet. La BPI ha in corso altre 31 azioni legali analoghe.

La BPI ritiene che sia la prima vittoria contro la condivisione illegale di musica. Le persone coinvolte sono 17 uomini e sei donne di età fra i 22 e i 58 anni, alcune delle quali hanno presumibilmente deciso di assumersi le responsabilità per la condotta online dei propri figli. Quindici utenti usavano Kazaa; gli altri erano su Imesh (4), Grokster (2), WinMX e Bearshare (1 ciascuno). Il numero di file condivisi, stando alla BPI, variava da "qualche centinaio" a "varie migliaia".

L'ammenda è stata concordata senza arrivare in giudizio: le persone coinvolte hanno firmato un impegno in tribunale in cui ammettono di aver partecipato al file sharing e promettono di non farlo più. La cifra concordata in un caso ha raggiunto i 6.500 euro.

Il modus operandi della BPI è molto semplice: ci si collega alle reti P2P e si cercano gli indirizzi IP dei condivisori, per poi risalire ai loro dati personali. Chi condivide tanti brani è a maggior rischio semplicemente perché "si rende più visibile", ma "non c'è un limite minimo, è semplicemente più probabile che verrai beccato se distribuisci molte canzoni", dice la BPI.

Va notato che si tratta di accordi extragiudiziali: in altre parole, gli utenti hanno pagato dietro semplice minaccia di azione legale. I costi di un'azione vera e propria, infatti, supererebbero di gran lunga l'ammontare di un eventuale risarcimento.

La strategia britannica offre quindi un modello teoricamente esportabile anche in Italia. Se l'industria del disco fa sul serio, ha insomma un modo molto facile per dimostrarlo. Staremo a vedere.

Se questo articolo ti è piaciuto e vuoi rimanere sempre informato con Zeus News ti consigliamo di iscriverti alla Newsletter gratuita. Inoltre puoi consigliare l'articolo utilizzando uno dei pulsanti qui sotto, inserire un commento (anche anonimo) o segnalare un refuso.
© RIPRODUZIONE RISERVATA

Paolo Attivissimo

Commenti all'articolo (ultimi 5 di 21)

Ireneo
E' per una questione... Leggi tutto
30-4-2005 15:27

Gilbyit
I numeri Leggi tutto
8-3-2005 18:37

blah
la legge Leggi tutto
7-3-2005 20:57

Fabio il falegname
Interessante! Leggi tutto
7-3-2005 17:20

chi mi vota? Leggi tutto
7-3-2005 12:05

La liberta' di parola e' un diritto inviolabile, ma nei forum di Zeus News vige un regolamento che impone delle restrizioni e che l'utente e' tenuto a rispettare. I moderatori si riservano il diritto di cancellare o modificare i commenti inseriti dagli utenti, senza dover fornire giustificazione alcuna. Gli utenti non registrati al forum inoltre sono sottoposti a moderazione preventiva. La responsabilita' dei commenti ricade esclusivamente sui rispettivi autori. I principali consigli: rimani sempre in argomento; evita commenti offensivi, volgari, violenti o che inneggiano all'illegalita'; non inserire dati personali, link inutili o spam in generale.
E' VIETATA la riproduzione dei testi e delle immagini senza l'espressa autorizzazione scritta di Zeus News. Tutti i marchi e i marchi registrati citati sono di proprietà delle rispettive società. Informativa sulla privacy. I tuoi suggerimenti sono di vitale importanza per Zeus News. Contatta la redazione e contribuisci anche tu a migliorare il sito: pubblicheremo sui forum le lettere piu' interessanti.
Sondaggio
Sei favorevole all'utilizzo dei tablet al posto dei libri di scuola?
Sì. L'iPad con i libri multimediali è una figata.
No. È una spesa in più a carico delle famiglie.
Sì. Salviamo gli alberi e inquiniamo con l'e-garbage.
No. I tablet hanno un'obsolescenza tecnologica che galoppa: dopo cinque anni, usati tutti i giorni, sarebbero completamente da buttare.
Sì. Cambia la forma ma non la sostanza e la qualità dell'insegnamento.
No. Gli studenti non imparerebbero più a prendere appunti su carta, a scrivere e a fare i conti a mente.
Sì, ma dalle scuole medie in avanti: alle elementari un bambino dovrebbe imparare a leggere su libri veri. Dovrebbe imparare a consultare l'indice in fondo al libro e a cercare dei documenti in una biblioteca vera e organizzarli, non a fare copia e incolla da internet.
No. Gli stessi docenti, in molti casi, non avrebbero la più pallida idea di come utilizzarli. Per non parlare del Ministero che dovrebbe decidere quali programmi si devono o non si devono usare.

Mostra i risultati (2956 voti)
Settembre 2025
ISEE, titoli di studio e certificati arrivano su IT Wallet. Il portafoglio digitale si espande
Microsoft contro ValueLicensing: fine delle licenze di Windows e Office a prezzi stracciati?
Il web aperto è ufficialmente in crisi: lo ammette pure Google. La colpa è anche della IA
Intelligenza artificiale per le automobili, licenziati 54 ricercatori a Torino
Dolcificanti a zero calorie e declino cognitivo: una ricerca brasiliana scopre un preoccupante legame
WinToUSB trasforma una chiavetta USB in un sistema Windows perfettamente funzionante
Meta accede a tutto il rullino fotografico senza permesso. Ma disattivare si può: ecco come
Agosto 2025
Google, stop all'obbligo di usare Gmail per gli account Android
Browser IA, l'allarme di Malwarebytes: ingannare gli assistenti e rubare dati è fin troppo semplice
Lo script che estende gli aggiornamenti di sicurezza di Windows 10 anche senza account Microsoft
La Danimarca saluta la posta cartacea: la consegna delle lettere terminerà alla fine dell'anno
PayPal, allarme sicurezza: i dati di 15,8 milioni di account in vendita sul dark web
Volkswagen, microtransazioni nelle auto: per utilizzare tutti i cavalli bisogna abbonarsi
Windows 11 24H2, dopo l'aggiornamento i dischi scompaiono. E i dati possono corrompersi
Microsoft fagocita GitHub: fine dell'indipendenza dopo sette anni. Futuro nella IA
Tutti gli Arretrati
Accadde oggi - 17 settembre


web metrics