Breezy Badger, l'ultima versione del pinguino sudafricano, è un salto decisivo di qualità. Lo spirito dell'umanità va alla conquista dei windowsiani insoddisfatti.
[ZEUS News - www.zeusnews.it - 19-10-2005]
Squilli di tromba, campane a festa. ubuntulinux.org rilascia la terza versione dei suoi favolosi e amatissimi software. Ubuntu è un'antica parola africana che significa più o meno "universo degli uomini", un universo in cui l'azione fatta nei confronti dell'elemento più piccolo e marginale si ripercuote su tutti gli altri.
Dall'ottobre dello scorso anno è anche il nome di una distribuzione Linux, basata su Debian, che intende "portare lo spirito di Ubuntu nel mondo dell'informatica". È di origine sudafricana perchè sudafricani sono il patron Mark Shuttleworth e una discreta parte degli sviluppatori.
A un anno dalla sua uscita, da giovedì scorso è finalmente disponibile la versione 5.10 (i numeri si riferiscono ad anno e mese di rilascio). Come quasi tutte le distribuzioni Linux, si rivolge sia al desktop sia al server, ma è evidente che è sul primo ambito che Ubuntu gioca le sue carte migliori.
Con questa versione, Ubuntu conta di aver fatto il definitivo salto di qualità. Superati i residui peccati di gioventù, si propone agli operatori che cercano un software flessibile, facile di usare, ma anche potente e completo. Il riferimento è soprattutto al mondo degli utenti Microsoft, sempre più insoddisfatti e ora impauriti dalla svolta restrittiva che si prepara col prossimo Vista.
Molte le migliorie in termini di facilità di uso, incentrate sui tradizionali cavalli di battaglia: prima di tutto il supporto hardware di una valanga di schede grafiche, dispositivi audio, stampanti, scanner, dispositivi di rete e Bluetooth.
Grande attenzione è stata dedicata alla cosiddetta "thin client technology", un utilizzo di risorse molto tirchio e risparmioso, per rendere umanamente veloci hardware anche un po' datati, come quelli che si trovano spesso nelle scuole.
Aggiornatissimi i pacchetti disponibili, a partire da GNOME 2.12 e KDE 3.4.3 fino a OpenOffice.org 2.0, che supporta il nuovo Open Document Format, caldeggiato da OASIS, recentemente adottato come standard dallo stato del Massachusetts. La versione del kernel Linux è la 2.6.12.5 con molti driver aggiornati e supporto esteso per i portatili.
Accanto alle distribuzioni classiche, Ubuntu (con ambiente grafico Gnome) e Kubuntu (la gemella con l'ambiente grafico KDE), viene rilasciata anche Edubuntu, sviluppata in collaborazione con gli insegnanti e indirizzata alle aule informatiche delle scuole.
Un'altra novità è il supporto per la preinstallazione sulle macchine nuove, sia in via esclusiva, sia in dual boot con un altro sistema operativo. Questa feature, destinata agli OEM, cioè ai produttori di hardware finito, potrebbe essere un fattore-chiave per la diffusione del pinguino in tutto il mondo. Uno dei motivi fondamentali di ostacolo è infatti la completa e totale assenza nei negozi di hardware, che tendono a vendere soltanto macchine con software proprietario preinstallato.
L'impegno di Ubuntu Linux, ricordiamo, è di essere per sempre libero, gratuito, senza restrizioni all'utilizzo, aggiornato sistematicamente ogni sei mesi e supportato in termini di sicurezza per 18 mesi da ogni rilascio. È pure disponibile il supporto tecnico professionale, ovviamente a pagamento, offerto da una rete di società nel mondo, destinato alla clientela enterprise.
Sempre più sterminata e completa l'offerta di immagini iso, che comprende le tre varianti (Ubuntu, Kubuntu, Edubuntu), offerte per tre piattaforme hardware (AMD 64bit, i386 e powerpc), in due modalità di installazione (fissa e live CD). In totale, diciotto belle alternative: buon divertimento.
Se questo articolo ti è piaciuto e vuoi rimanere sempre informato con Zeus News
ti consigliamo di iscriverti alla Newsletter gratuita.
Inoltre puoi consigliare l'articolo utilizzando uno dei pulsanti qui
sotto, inserire un commento
(anche anonimo)
o segnalare un refuso.
© RIPRODUZIONE RISERVATA |
|
|
||
|
liver