Il software, anziché proteggere, rende vulnerabili.
[ZEUS News - www.zeusnews.it - 20-02-2006]
Ennesima, divertente per chi non l'ha vissuta, gaffe di Microsoft. L'aggiornamento del software di protezione contro lo spyware rilasciato dalla società di Bill Gates una decina di giorni fa, infatti, ha identificato e segnalato come Trojan Horse due differenti versioni del popolarissimo antivirus Symantec AntiVirus.
In pratica, agli utenti di Windows AntiSpyware versione beta 1 veniva visualizzato un allarme secondo il quale i pacchetti antivirus Symantec AntiVirus Corporate Edition e Symantec Client Security erano in realtà un terribile Trojan dedicato al furto di password noto come Bancos che, peraltro, ha anche meritato una citazione nel nostro articolo sui virus più bizzarri del 2005 come "miglior osservatore".
Il software di protezione Microsoft, che dovrebbe proteggere contro lo spyware, procedeva con la neutralizzazione del software di protezione Symantec, che dovrebbe proteggere contro le infezioni virali in genere, rendendo di fatto quest'ultimo del tutto inutilizzabile, il PC assolutamente vulnerabile e costringendo l'utente ad avventurarsi nel difficile labirinto delle chiavi di registro del sistema per poter rimuovere completamente il programma "neutralizzato" e quindi, eventualmente, installarlo ex novo.
In ogni caso, non è la prima volta che il sistema di protezione di Windows si rende protagonista di clamorose bufale: subito dopo il trionfale lancio sul mercato, nel Gennaio 2005, infatti, il prodotto prese di mira l'antivirus della società romena BitDefender, accusandolo di contenere software di spionaggio BrilliantDigital.
A onor del vero, Microsoft non è la sola a incappare in queste disavventure. La letteratura nel settore dei falsi allarmi è rigogliosa di esempi, alcuni dei quali a carico di prestigiose società come McAfee o della stessa Symantec.
Se questo articolo ti è piaciuto e vuoi rimanere sempre informato con Zeus News
ti consigliamo di iscriverti alla Newsletter gratuita.
Inoltre puoi consigliare l'articolo utilizzando uno dei pulsanti qui
sotto, inserire un commento
(anche anonimo)
o segnalare un refuso.
© RIPRODUZIONE RISERVATA |
|
|
||
|