I "mezzi busti" non bastano più, ora per le notizie finte ci sono i finti annunciatori.
[ZEUS News - www.zeusnews.it - 11-04-2007]
Al visitatore disattento News at Seven potrebbe sembrare uno dei tanti bollettini d'informazione sul web: grafica essenziale e confusa, risoluzione ai limiti della comprensibilità e il tutto penalizzato dallo pseudo DLS al quale pare averci definitivamente condannato Telecom. Il resto del mondo si cabla in fibra ottica, noi stiamo ancora col doppino in rame di trent'anni fa.
Con un po' di fantasia, cerchiamo di capire di che si tratta. La presentatrice si presenta subito -e forse volutamente- come un avatar; pare la versione casalinga dell'eroina di una serie di videogiochi. Il linguaggio cortese anche se ancora un po' troppo sintetico (si sente che mancano le componenti armoniche della realtà) si rivela la sintesi di analoghe notizie diffuse dalle agenzie sul web, principalmente da Yahoo! News, mentre immagini e filmati sembrano tratti da Google e You Tube il cui testo venga successivamente editato e condensato in automatico e quindi "letto" da un altro avatar, purtroppo col risultato di perdere la sincronizzazioone labiale. I testi delle interviste "volanti" sono dichiaratamente tratti da altre risorse internet, tipicamente da siti blogger.
"Tra meno di un anno, si potrebbe mettere online il primo notiziario televisivo a richiesta" afferma Kristian Hammond, docente presso l'Università americana di Northwestern e capo di una ricerca in corso da circa un anno. "Dobbiamo ancora rendere naturale la voce e meno meccanici i movimenti della presentatrice, creare altri avatar ed altre ambientazioni e poi il più sarà fatto".
La notizia dell'esperimento in sé potrebbe essere soltanto una delle tante curiosità che affollano il web e di cui hanno già dato notizia altri siti specializzati e non; ma non è così. Sappiamo infatti che la realtà come la percepiamo attraverso i telegiornali è del tutto fittizia, filtrata com'è dalle opinioni personali dei vari redattori per essere infine "vestita" dall'indirizzo dettato dai vari direttori di Rete.
"L'informazione è deformazione" si affermava già anni addietro. Figuriamoci che potrebbe succedere se all'odierna relativa libertà di zapping si dovesse sostituire la preventiva ricerca delle sole informazioni scelte dal destinatario sulla base del gradimento personale e poi ammannite da un programma su cui scaricare gli eventuali problemi di manipolazione. Già le tecniche di persuasione occulta sono in agguato dietro l'angolo; speriamo di non dover diventare a breve autentici fuorilegge alla ricerca della notizia "autentica".
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