Berlusconi vuole entrare in Telecom Italia

Il Cavaliere abbandona al suo destino Tronchetti e chiede che la sua Mediaset conti di più in Telecom. Il conflitto d'interessi è solo un vago ricordo.



[ZEUS News - www.zeusnews.it - 19-04-2007]

Foto di Sasha Dunaevski

Prima un comunicato, richiesto dalla Consob, in cui Mediaset ha confermato che, allo stato attuale, non ci sono trattative per acquistare la quota di Olimpia, che Tronchetti Provera ha messo in vendita. Poi c'è stata la dichiarazione ufficiale di Confalonieri, in risposta a un azionista nell'assemblea di Mediaset, che Mediaset è molto interessata a Telecom, perché questa è la frontiera della Tv del futuro.

Infine ecco Berlusconi che, in visita al congresso dei Ds, con grande fair play evita polemiche astiose contro il governo Prodi e evita di riprendere l'attacco sconsiderato contro l'ambasciatore Usa (secondo il quale in Italia c'è troppo Stato nell'economia, non esistono regole chiare ed è per questo che l'economia cresce poco).

No. Berlusconi sembra deciso a lasciar ululare Tronchetti e Montezemolo, mentre lui sposa la causa dell'italianità di Telecom, dichiarandosi disposto a difenderla entrando con altri, ma "senza voler comandare".

Berlusconi è in piena sintonia con Confalonieri, che ha detto che Mediaset potrebbe entrare nel capitale Telecom, dove c'è già, senza essere l'azionista di riferimento e quindi senza violare la legge Gasparri - che proibisce a un operatore televisivo dominante come Mediaset di incrociarsi con un operatore telefonico dominante come Telecom.

La mossa del Cavaliere è duplice e astuta: politicamente si mette in sintonia con i sondaggi, che dicono che secondo la maggior parte degli italiani Telecom debba rimanere italiana; dal punto di vista affaristico mette un piede in Telecom, sperando che norme future possano permettergli anche di comandare, un giorno.

Come sempre Berlusconi si rivela indifferente a ogni discorso sul conflitto di interessi tra politica e affari, e dimentica di aver affermato per tanti anni di essere uscito completamente dalla gestione di Mediaset, mantenendo solo la proprietà: per lui affari e politica sono un tutt'uno inscindibile e non vuole più neanche nasconderlo.

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Pier Luigi Tolardo

Commenti all'articolo (ultimi 5 di 35)

grazie del tuo contributo arderello, se non sbaglio per la villa in Sardegna, in quel caso era il padre di Cesare Previsti, Umberto giusto? bah, cmq semplicemente un altro episodio buio di questa figura. Da parte mia c'è ancora una cosa che non mi è andata giu', la scomparsa di Luttazzi dalla TV. Dopo 2 querele x diffamazione a mezzo... Leggi tutto
23-4-2007 19:44

Cuoto in toto cluster e sottolineo quanto già scritto cioè: da quando la sospensione del procedimento legale per effetto dell'immunità parlamentare equivale a un'assoluzione completa? (o una prescrizione accorciata ad arte, aggiungo) mi pare che su queste 2 cose ci sia poco da discutere. Nel complimentarmi poi per la civilissima... Leggi tutto
23-4-2007 19:18

Concordo su tutto. E aggiungo che ogni estate io, fidanzata e cane facciamo il nostro giro in uno dei paesi europei e sempre dobbiamo fare i conti con i sorrisetti ironici di chi ti guarda e ti dice "Berlusconi, eh?" Tant'è che l'hanno scorso, in Olanda, quando ci chiedevano "Italiano?" rispondevamo sempre:... Leggi tutto
23-4-2007 18:22

tempo sprecato gfransb. Come hai detto "la scomparsa dei fatti" è una malattia che ha colpito anche gente intellettualmente preparata, come in questo caso Merlin. Sinceramente sono stanco di riportare link riferimenti e notizie dettagliate quando mi si oppone di fronte un ottusita' che oltretutto arriva a ribaltare le vicende... Leggi tutto
23-4-2007 16:58

No, guardi, lei dice cose inesatte e prima di parlare di leggende metropolitane, o di fatti, i fatti bisogna conoscerli. Siccome i fatti, in Italia, tendono a scomparire bisogna diffidare di chi parla di "livore collettivo" per spiegare un'avversione politica. Intanto perché il discorso potrebbe benissimo essere ribaltato nei... Leggi tutto
23-4-2007 14:09

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