Come l'azienda cresciuta con Linux va all'assalto del mercato enterprise.
[ZEUS News - www.zeusnews.it - 09-10-2007]
Red Hat Italia ha presentato i propri piani di sviluppo e la strategia di distribuzione. Attorno ai due pilastri fondamentali, l'incremento del fatturato e lo sviluppo dell'infrastruttura, ruotano una serie di attività: tra queste la prima è l'incremento del numero dei cosiddetti "clienti strategici", realizzando importanti accordi di fornitura e collaborazione con le telco, i gruppi bancari e la pubblica amministrazione.
Tra questi vale la pena sottolineare la collaborazione con il Csi Piemonte, il consorzio pubblico regionale che opera come system integrator nel settore della pubblica amministrazione. Per il Csi Red Hat ha realizzato Oasi, una piattaforma completamente open source per l'erogazione di servizi applicativi, nonché una piattaforma di gestione documentale. Importante anche la collaborazione con la Banca Popolare di Sondrio, per la quale Red Hat ha standardizzato l'ambiente per lo sviluppo di applicazioni mission critical.
La piattaforma utilizzata da Red Hat è l'application server open source Jboss, basato su Java e utilizzabile su ogni sistema operativo con una macchina virtuale Java. Red Hat ha acquisito Jboss nell'aprile del 2006 per 420 milioni di dollari, guidandone poi lo sviluppo. E' proprio su Jboss che si basano buona parte delle nuove iniziative di Red Hat, che punta quindi a diffonderne l'utilizzo.
Red Hat prevede anche nuove assunzioni (finora sono 21 le persone operanti sul mercato italiano) e lo sviluppo del canale distributivo, incrementando il numero dei partner; Gianni Anguilletti, country sales manager per l'Italia, ha precisato che l'interesse non è tanto verso i negozi, quanto verso i cosiddetti advanced business partner che investano risorse nei servizi proposti da Red Hat. Per diventare advanced busines partner le aziende devono "formare" almeno due persone sui prodotti specifici di Red Hat.
Se Jboss oggi "pesa" nel fatturato di Red Hat per il 10% circa, l'azienda non abbandonerà lo sviluppo di Enterprise Linux, la cui versione 5 è uscita lo scorso marzo ed è probabilmente la distribuzione Linux più stabile presente nel mercato.
Completa il quadro il completamento del'acquisizione di MetaMatrix, azienda che sviluppa software di integrazione e data management (in pratica si tratta di applicazioni per creare una sorta di "database virtuali" attraverso la "federazione" di sorgenti dati eterogenee). Il software di MetaMatrix verrá reso open source nei prossimi 8-12 mesi, riscrivendo i pezzi di software closed e soprattutto facendo attenzione a non rilasciare codice closed.
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