Su richiesta delle major di casa nostra, il ministero dello Sviluppo economico trasmetterà alla Commissione Europea i dati tecnici del "bollino".
[ZEUS News - www.zeusnews.it - 24-04-2008]
Che sia stato dichiarato illegittimo o no, alla Società Autori ed Editori evidentemente importa poco; sempre che la tardiva richiesta inoltrata attraverso il Ministero dei beni culturali e col placet della Presidenza del consiglio non miri al tentativo di scongiurare una "class action" dei consumatori piuttosto che a una tardiva -anzi postuma- ricerca di una specie di marchio qualità su prodotti di cui pretenderebbe di certificare la legittima provenienza.
Tutto giusto e perfetto, se non fosse per due piccoli particolari: una prima eventualità ipotizza che la provenienza dell'opera può essere lecita e distribuita gratuitamente dall'avente diritto, la seconda è che l'opera potrebbe essere protetta da diritti d'autore e la distribuzione soggetta a royalty ma che in entrambe i casi non è detto che l'autore o comunque chi vanti diritti di qualsivoglia genere debba passare obbligatoriamente a farsi "proteggere" dalla SIAE. E ciò indipendentemente da quanto quest'ultima stia cercando di far credere.
Tornando alla notizia, occorre dire che in chiusura di legislatura il governo in carica e il suo Presidente del Consiglio stanno collezionando figure barbine una dopo l'altra e non importa si tratti dell'emergenza rifiuti o della sciagurata gestione politica della vicenda Alitalia piuttosto che dall'essere trattato a pesci in faccia in sede comunitaria; e anche questa tardiva resipiscenza non giova certo a consolidare un'immagine di serietà e competenza amministrativa.
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