Il guru del progetto Gnu ritiene che si debba dire no a Windows se si vuole educare alla libertà.
[ZEUS News - www.zeusnews.it - 04-05-2008]
Le dichiarazioni di Nicholas Negroponte, che aprono a una concreta possibilità di avere Windows Xp installato sui portatili XO anziché Linux, hanno destato anche l'attenzione di Richard Stallman.
Con un intervento pubblicato sul sito della Free Software Foundation, Stallman si chiede se si riuscirà a salvare Olpc da Windows e pone come questione centrale il tema della libertà, che da sempre è il suo cavallo di battaglia.
Non si tratta tanto - dice - del disappunto dei fan di Linux o di coloro che hanno supportato coi propri soldi XO fino a ora, ma di quanto gli XO influenzeranno la libertà dei loro utilizzatori.
Fornire a chiunque, ma in special modo alle future generazioni, sistemi che fanno della libertà una componente fondamentale di loro stessi significa incidere profondamente sulla loro educazione e impedire che si abituino a essere alla mercé di chicchessia.
Significa dar loro la possibilità di imparare scoprendo il funzionamento degli strumenti stessi che stanno utilizzando. Il software proprietario, invece, sta proprio agli antipodi di tutto ciò.
"Il software proprietario mantiene gli utenti divisi e impotenti. Il suo funzionamento è segreto, e quindi è incompatibile con lo spirito dell'apprendimento", scrive Stallman. Dare ai bambini del software proprietario è come "introdurli a una droga".
"Insegnare ai bambini a usare un sistema proprietario (non libero) come Windows non fa del mondo un posto migliore, perché li sottomette al potere dello sviluppatore del sistema - forse per sempre".
Se la Olpc Foundation ha a cuore il miglioramento delle condizioni dei bambini dal punto di vista dell'istruzione e dell'educazione, non può affidarsi a soluzioni non libere.
Per impedire dunque che ciò avvenga è inutile lamentarsi e protestare contro le decisioni di Negroponte. Piuttosto, la comunità del software libero dovrebbe darsi maggiormente da fare per aiutare Olpc a raggiungere i propri obiettivi, innanzitutto collaborando allo sviluppo dell'interfaccia Sugar, finora piuttosto snobbato.
"Sugar è software libero, e contribuirvi è una cosa buona. Ma non bisogna dimenticare l'obiettivo: i contributi utili sono quelli che rendono Sugar migliore su sistemi operativi liberi. Portarlo su Windows è permesso dalla licenza, ma non è una cosa buona".
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