Mini-pubblicità subito prima e subito dopo i filmati sembrano essere l'unica soluzione per far rendere economicamente il sito di condivisione video più usato.
[ZEUS News - www.zeusnews.it - 09-07-2008]
Così, finalmente ci siamo. Da qualche tempo i segnali, lanciati dal Ceo di Google Eric Schmidt, si stavano facendo più chiari: YouTube finora ha rappresentato una grossa perdita ed è tempo di iniziare a rientrare delle spese fatte.
L'annuncio della possibilità di ospitare film e telefilm è stato il primo passo; ora tocca alla pubblicità.
Il modello attuale impone che Google possa mettere pubblicità solo su video approvati dagli inserzionisti e dai partner: con questo sistema solo il 4 per cento dei video caricati su YouTube ha una qualche rilevanza ai fini pubblicitari, vale a dire 20 soli minuti sulle dieci ore che ogni minuto vengono caricate.
Ora, però, non c'è più tempo di tergiversare e la soluzione sono i preroll e i postroll: vale a dire mini-spot da mostrare subito prima e subito dopo il filmato.
Facile prevedere che nemmeno questa strategia riscuoterà ondate di consenso da parte degli utenti. Se i preroll saranno molto brevi, potranno forse anche essere sopportabili. Se viaggeranno sui 30 secondi, come si vocifera attualmente, c'è il rischio di vedere un esodo in massa da YouTube.
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